Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti Sport e scommesse: sarebbe possibile un caso Fagioli-Tonali nella NBA?

Sport e scommesse: sarebbe possibile un caso Fagioli-Tonali nella NBA?

di Andrea Delcuratolo
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Le recenti vicissitudini che vedono indagati tre giocatori della nazionale italiana di calcio, Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, accendono la luce su come funzionano le scommesse per gli sportivi professionisti. I professionisti, in quanto tali, non potrebbero scommettere su partite della propria squadra o su sport da loro praticati. L’occasione ci dà quindi modo di capire cosa sia stato fatto a riguardo per arginare questo problema.

Scommesse sportive e professionismo: le regole nella NBA

Sulla questione è intervenuto il presidente della NCAA Charlie Barker che ha detto: “Le scommesse sportive hanno aumentato l’interesse per gli sport di tutti i tipi, compresi quelli universitari, il che è ottimo per i nostri fan. Ma la NCAA e tutti i suoi funzionari, devono comprendere meglio l’impatto che le scommesse sportive possono avere sugli studenti-atleti”. Il punto è che le scommesse degli atleti della NCAA su eventi della stessa lega sono proibiti. La pena è l’esclusione dalla squadra, la quale, deve poi notificare l’evento alla NCAA.

In NBA, chiunque lavori nella lega e quindi giocatori o dipendenti di una delle 30 squadre, non può scommettere sulle partite NBA o su uno dei suoi tornei. Ciò include l’NBA, la NBA Summer League, la WNBA, la G-League, la Basketball Africa League o la NBA2K League. La pena può variare da multe, sospensioni e l’eventuale rescissione del contratto, oltre ad altre azioni.

La NBA ha avuto a che fare con controversie relative al gioco d’azzardo. Un’indagine dell’FBI ha rivelato che l’arbitro Tim Donaghy aveva scommesso sulle delle partite nelle stagioni 2005-06 e 2006-07, comprese quelle che aveva arbitrato. Donaghy è stato condannato a 15 mesi di carcere e non ha mai più arbitrato una partita NBA.

Una lega che si è schierata contro ogni forma di scommessa dei suoi dipendenti è la NFL. La lega che si occupa del campionato di football americano, vede nel 2018 un anno cruciale nella battaglia alle scommesse sportive. La MLB, la NBA, la NCAA, la stessa NFL e la NHL hanno combattuto una battaglia legale di quasi 10 anni con il New Jersey per impedire allo Stato di legalizzare le scommesse sportive e, proprio nel 2018, hanno perso davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti. 

Il caso della NFL

La NFL si discosta leggermente da quanto operato dalle altre leghe. Infatti, i giocatori NFL sono autorizzati a scommettere su eventi che non siano organizzati dalla NFL stessa, SuperBowl incluso. Possono giocare però ai fantasy sport (e.g. il nostro fantacalcio) con alcune restrizioni sul tipo di gare e sul valore dei premi disponibili. Dal 2018 però i giocatori non si sono fermati dallo scommettere nonostante le pene prevedano fino a una stagione di squalifica.

Il personale della NFL ( e quindi anche tutti i collaboratori delle squadre) non è autorizzato a scommettere nelle strutture della NFL. Ciò si estende al rivelare informazioni non pubbliche sulla NFL, scommettere durante la stagione NFL o a intrattenere relazioni con giocatori d’azzardo.

Giusto questa settimana, la NFL ha sospeso Isaiah Rodgers e Rashod Berry degli Indianapolis Colts e il free agent Demetrius Taylor almeno fino alla conclusione della stagione 2023 per scommesse su partite della stagione precedente. Nicholas Petit-Frere dei Tennessee Titans è stato sospeso per le prime 6 partite di stagione regolare della squadra nella stagione 2023 per aver scommesso su sport non appartenenti alla NFL presso la struttura del club. Per farci capire che negli Stati Uniti non si scherza affatto su queste cose. 

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