Partita “decisiva” all’Oracle Arena di Oakland dove a sfidarsi arrivano due franchigie con stati d’animo opposti: una in piena crisi di risultati, ovvero i Sixers, l’altre invece in ripresa dopo una fase di tonfi clamorosi, i Warriors.
Una vittoria netta (e facile) per la squadra di coach Mark Jackson che senza troppe fatiche riesce nella prima parte di gara, dapprima ad allungare sugli avversari e poi a chiudere con il risultato finale di 123-80: con questa vittoria i Warriors agganciano così i Dallas Mavericks al settimo posto in classifica.
L’uomo copertina questa volta non è Curry: si tratta invece dell’ex di turno Marreese Speights: ben 32 punti messi a referto e 12/15 al tiro. Numeri da capogiro che uniti a quelli dei soliti Lee (13 punti e 13 rimbalzi) e Curry (23 punti e 8 assist), demoliscono Philadelphia.
I Sixers in crisi rimediano la settima sconfitta consecutiva ma dato più agghiacciante, sono la seconda squadra nella storia dell’NBA a perdere due partite consecutive con un passivo di 40 punti (la prima fu sempre Philadelphia nel lontano 1996-1997). L’unica nota positiva della serata e a rendere meno amara questa sconfitta è la buona prestazione di Michael Carter-Williams che mette a referto 24 punti, 4 rimbalzi e 3 assist. Ma adesso tocca davvero alla dirigenza della squadra della Pennsylvania trovare una cura a questa squadra che non sa più vincere.
Ecco gli highlights della gara della notte:
http://www.youtube.com/watch?v=9nXc8TeeMrA
Mario Ramogida, @marioramogida