Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti La storia e la vita di Russell Westbrook, un Sisifo americano

La storia e la vita di Russell Westbrook, un Sisifo americano

di Giacomo Seca
russell westbrook

7. Batman&Robin

Quella tra Westbrook e Durant è probabilmente la storia d’amore (e odio) più discussa, chiacchierata ed approfondita degli ultimi 10 anni di NBA.

Una coppia che era inarrestabile: nella stagione 2015/16 mettono a referto, combinati, 3907 punti, 1215 rimbalzi e 1195 assists. Record assoluto per un duo e che non è nemmeno il loro unico record.

Ma nel 2016, Batman lascia Robin (o Robin lascia Batman).

I fatti li conoscono tutti. Playoffs 2016, Finale di Conference. Oklahoma City è ad un passo dal buttare fuori gli Warriors, arrivati (stanchi) ai playoffs dopo una stagione da 73-9, record assoluto.

I Thunder sono avanti 3-1 nella serie, ma la resilienza dei campioni in carica e tanti altri fattori fanno sì che gli Warriors riescono a rimontare la serie, buttando fuori Oklahoma.

qualcosa si rompe, e Durant quell’estate firmerà proprio con la squadra di San Francisco, in uno dei tradimenti sportivi più chiacchierati di sempre.

Nei mesi successivi i due si sfidano per la prima volta da avversari e sono ovviamente scintille. Parecchie scintille. E non saranno le uniche anche fuori dal campo.

Per far capire quanto per tutti sia un rapporto chiacchierato, basta vedere la reazione della panchina dell’Ovest durante l’All-Star Game 2017, quando i due, in campo insieme, si resero protagonisti di un alley oop (confezionato da Durant per Westbrook) facendo sussultare tutta la loro panchina e magari anche il loro cuore.

Perché, comunque sia, gli anni vissuti assieme rimangono. Perché se due uomini si sono sempre considerati fratelli quel rapporto non può scomparire del tutto. Perché si va oltre la rivalità sportiva quando ci sono anni e anni vissuti uno al fianco dell’altro.

8. BeastBrook…

Sono tanti i motivi che sono dietro la scelta di Durant di abbandonare Oklahoma. Tra i vari, potrebbe esserci anche il fatto che per tanto tempo molti giornalisti, e non, trattavano il duo dei Thunder come se ci fossero un cigno (Durant) ed un brutto anatroccolo (Westbrook). In più affermando che a fianco del secondo, il primo non sarebbe mai riuscito a vincere un titolo. E diciamo che questo fatto non ha sicuramente migliorato il rapporto di Westbrook con i media, che ha più volte ammesso di odiare (nonostante il fratello sia laureato in giornalismo).

Comunque sia, se quello che è stato detto sia vero o non vero, non sta a noi dirlo.

Quello che sta a noi raccontare è però la stagione senza nessun tipo di senso di cui è protagonista il numero 0 l’anno successivo, il 2016/17.

31,6 punti, 10,4 rimbalzi e 10,7 assist a partita. Tripla doppia di media in stagione, secondo della storia a riuscirci dopo Oscar Robertson che supera, però, nel numero totale di triple doppie realizzate in stagione (42 contro 41) il 9 aprile. In quella partita, tra l’altro, Russ finisce con 50 punti e un buzzer beater da 9 metri. Alla fine dell’anno, arriva il premio di MVP (vinto nel 2015 da Durant e che l’anno dopo vincerà Harden. Durant, Harden, Westbrook. Mmm…)

L’anno dopo, altra stagione in tripla doppia di media. Unico nella storia.

E la stagione dopo ancora? Sembra uno scherzo, ma è ancora tripla doppia di media. Tre di fila.

Tutte le storie d’amore hanno una fine, ed anche quella con OKC ha termine nel 2019, quando Westbrook ritrova a Houston il suo vecchio amico Harden. Ci sono però più bassi che alti (sembra anche, usando un eufemismo, per la scarsa propensione al sacrificio del Barba), e dopo un solo anno il numero 0 trova a casa a Washington dove… non si chiamerà più numero 0 perché cambia con il 4, il suo preferito da sempre.

Alla fine di quest’anno, se manterrà queste statistiche, Westbrook potrebbe chiudere la sua quarta stagione con una tripla doppia di media.

Bestia.

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