La passata ed ormai archiviata stagione 2015/2016 doveva essere quella della consacrazione definitiva per i New Orleans Pelicans. E le premesse non mancavano. Un nuovo ed ambizioso coach, Alvin Gentry, un roster tutto sommato niente male costruito intorno a quel ragazzotto di nome Anthony Davis che, facendo un salto di qualità, doveva trascinare ai playoff. Ma probabilmente qualcuno aveva pronunciato le classiche parole famose: i tanti guai fisici che hanno colpito i giocatori e il mancato raggiungimento dell’amalgama giusta hanno bloccato il percorso. Percorso che è pronto per essere ripreso, con l’intenzione di riprovarci, perlomeno.
La offseason ha portato con se diversi cambiamenti a livello di organico. Durante la free agency sono stati firmati Solomon Hill, Terrence Jones, Langston Galloway ed E’Twaun Moore, mentre Chris Copeland, Lance Stephenson e Robert Sacre si giocheranno un posto in squadra dopo aver dirmato dei contratti non garantiti. Il draft ha portato in dote il tiratore Buddy Hield e il centro Cheik Diallo. Hanno salutato invece la Louisiana Ryan Anderson, Luke Babbitt, Norris Cole, Toney Douglas, James Ennis, Eric Gordon, Jordan Hamilton e Kendrick Perkins.
Il quintetto iniziale dovrebbe essere il seguente: Galloway-Hield-Cunningham-Davis-Asik.
I CAMBIAMENTI DI GIOCO
Con Jrue Holiday out a tempo indeterminato per i problemi della moglie e con gli acciacchi di Tyreke Evans, per il primo scorcio di regular season la regia verrà affidata a Galloway, venuto in teoria per rimpolpare la panchina. Strada subito in salita. Sarà stato ripetuto miliardi di volte, ma dovrà essere Davis a caricarsi sulle spalle l’intero gruppo dimostrando tutte le sue capacità: per qualcuno lo scorso anno poteva addirittura vincere il titolo di MVP, cosa comprensibilmente non accaduta. Se resterà ‘intero’ per tutta la RS e se il sistema girerà, The Unibrow sarà la punta di diamante ancora più affilata dei Pelicans, in entrambe le metà campo.
Sotto le plance, accanto a lui, è stato confermato Omer Asik (non si poteva fare di meglio?) chiamato a preoccuparsi principalmente del lavoro sporco. Hield aumenterà la pericolosità dal perimetro della squadra offrendo dinamicità in attacco: basterà non mettergli addosso eccessive pressioni, perchè è una matricola. Presumibilmente dovrebbe rimanere titolare anche quando rientrerà Evans, che dovrebbe trovare la sua giusta dimensione da sesto uomo.
Moore e Hill invece dovranno garantire un buon quantitativo di punti uscendo dalla panchina: Gentry lì potrà gestire a suo piacimento col giusto minutaggio.
PREVISIONI NEW ORLEANS PELICANS
Viste le assenze che si prospettano per le prime uscite di regular season, ci sarà molto molto lavoro da fare. Per questo, la ricerca della dimensione adeguata del team da parte di Gentry sarà un po’ più difficoltosa. Tuttavia, una volta messi tutti i pezzi al loro posto e con un Davis in forma smagliante, si potrà tentare la corsa agli ultimi due posti per i playoff, per i quali la bagarre si preannuncia più accesa che mai. Gli interrogativi del caso aleggiano costantemente…