Non se la stanno passando troppo bene in quel di Salt Lake City. Gli Utah Jazz stanno passando il loro peggior periodo della stagione, finora, avendo perso sette delle ultime dieci partite. E il principale motivo di queste sconfitte è la difesa. Proprio quella difesa che gli ha permesso di finire in cima alla Western Conference lo scorso anno e per cui i ragazzi di Quin Snyder sono sempre finiti tra le migliori dieci da sei anni a questa parte. Infatti, in queste sette partite, solamente contro i Lakers i Jazz hanno concesso meno di 110 punti agli avversari. In più, in quattro occasioni, queste sconfitte sono arrivate contro squadre con un record negativo: Rockets, Lakers, Pacers e Pistons.
Proprio questo ha portato coach Snyder a criticare i suoi giocatori dopo la sconfitta contro Houston. “Abbiamo fatto molti sbagli nel corso della partita, in diverse circostanze, difensivamente. Aiutavamo quando non dovevamo aiutare, non siamo stati capaci di riconoscere alcune situazioni dal punto di vista personale e non eravamo focalizzati sui dettagli di ciò che stavamo cercando di fare da un punto di vista difensivo.” Un esempio è il 48.9% da tre con cui i Rockets hanno finito la partita di mercoledì. “Non comunicavamo e reagivamo collettivamente. Abbiamo fatto degli sbagli e abbiamo lasciato soli dei giocatori che non avremmo dovuto e che sono riusciti a trovare tanti tiri. Cambiavamo sui giocatori sbagliati. Non eravamo così concentrati o focalizzati sulla nostra esecuzione difensiva in ogni senso e quando tiri male, questo fa la differenza.“
Ciò che ha fatto la differenza, e che ha permesso a Houston di segnare 22 triple, è il fatto che i Jazz hanno permesso loro di farlo senza opporre troppa resistenza. “Loro segnavano e, allo stesso tempo, continuavano a trovarsi soli al momento del tiro. Questo perché noi o non comunicavamo o commettevamo degli sbagli,” ha detto Quin Snyder. “Ci sono stati molti di loro che non avrebbero dovuto essere in grado di tirare in quella maniera se noi gli avessimo chiusi bene e comunicato come avremmo dovuto.” Dal loro canto, Utah ha tirato con solo il 26.3% dalla lunga distanza, la terza peggior prestazione della stagione. Ma più che una brutta serata dal punto di vista offensivo, è sembrato che ai giocatori dei Jazz importasse più della loro prestazione offensiva che di come andassero le cose da un punto di vista difensivo.
“Quando pensiamo solo alla fase offensiva e reagiamo al fatto che sbagliamo un tiro, pensiamo a protestare per un fallo o non siamo connessi da un punto di vista difensivo, è qualcosa che ci rende difficile vincere le partite. Chiunque da Rudy a Bojan a Royce, Trent, Joe, tutti quanti. La difesa è un concetto collettivo. E quando non lo diventa, come è successo questa sera, ne paghiamo le conseguenze. Tutti hanno un lavoro da fare e se non sei concentrato sul lavoro che devi fare, come stasera, le squadre troveranno un modo per fartela pagare.”