Quando Chris Paul è stato ceduto via trade dai Phoenix Suns, in pochi, anzi, in pochissimo si sarebbero aspettati i Golden State Warriors come sua nuova squadra. Eppure, il prodotto della Wake Forest University, condividerà lo spogliatoio con All-Star del calibro di Stephen Curry, Draymond Green e Klay Thompson. Ma quale sarà il ruolo all’interno del roster allenato da Steve Kerr? Paul ammette: “capirò il mio ruolo col tempo”.
Warriors, le parole di Chris Paul sul suo ruolo
Paul ha parlato del suo ruolo a ESPN: “Alla fine dei giochi, si tratta di basket. Vado in una squadra con un gruppo di ragazzi che giocano insieme da molto tempo. Non sono preoccupato come tutti gli altri. Capiremo tutto col tempo. Non si hanno le risposte in questo momento. Ci alleneremo e sono sicuro che ci saranno cose che devo imparare su di loro e che loro devono imparare su di me, ma è così in ogni squadra”.
Paul resta dunque tranquillo sul suo futuro. Anche se a 38 anni l’età si fa sentire: non ha giocato più di 70 partite dalla stagione 2015-16, e non ha giocato 82 partite complete dalla stagione 2014-15.Tuttavia, Paul ha tenuto una media di 13,9 punti, 8,9 assist e 4,3 rimbalzi prima di subire un infortunio nella serie contro i Denver Nuggets, poi campioni NBA.
Queste statistiche suggeriscono che Paul potrebbe avere ancora molto da offrire. Ma la chiave del suo successo in questa stagione con Golden State dipenderà dalla sua capacità di non essere bloccato dagli infortuni, costante che ha penalizzato gli Warriors numerose volte la scorsa stagione.
Intanto Pual si prepara alla stagione, allenandosi già con Steph Curry: “Ci sono momenti in cui si ha la possibilità di riflettere. Anche oggi, mentre ci allenavamo, ridevamo. È una grande opportunità e una benedizione farlo alla nostra età, perché anche Steph non è giovane”.
Per diverse stagioni, il compito di Paul contro Golden State è stato quello di difendere proprio Curry. Nel frattempo, il compito di Thompson era quello di difendere Paul. La natura competitiva di Green è esattamente il tipo di fuoco che Paul vede in se stesso.
Ma per quanto Paul sia lucido, c’è ancora un po’ di incredulità. Come sempre, sarà il campo a parlare e a dirci se arriverà il Titolo a San Francisco o se ci sarà nuovamente da lavorare sul mercato.