Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsHouston Rockets Patrick Beverley: “Le sanzioni sui riposi sono una vergogna”

Patrick Beverley: “Le sanzioni sui riposi sono una vergogna”

di Domenico Taverriti

Ormai, la discussione sulle sanzioni alle società per mancata notifica delle assenze delle proprie star, sta diventando sempre più contagiosa nelle ultime settimane.

L’obiettivo dell’attacco sembra essere la memo inviata da Adam Silver alle società dove veniva espressamente richiesta una maggiore collaborazione alle franchigie NBA.

La discussione ha visto coinvolgere direttamente molti giocatori che si sono(fortunatamente) schierati, per lo più, contro questa misura della Lega che secondo molti andrebbe ad eliminare la spontaneità e la strategia del gioco.

#2 Patrick Beverley

Patrick Beverley si espone

Tra i molti giocatori schierati nella discussione, a prender una posizione decisa è Patrick Beverley, che dopo la vittoria dei suoi Houston Rockets contro OKC con il risultato di  137-125, spiega ai microfoni di ESPN il suo punto di vista riguardo al caso Memo-Adam Silver-NBA :

Penso che sia una vergogna per questo campionato, penso che i fan meritino di meglio” e ancora, “A me non interessano gli affari tra società e Lega, a me interessa solo poter giocare tranquillo e non dovermi sentire in colpa se non scendo in campo”.

Patrick Beverley, nonostante sia uno dei giocatori più aggressivi della Lega, spiega come determinati provvedimenti ledano gli aspetti naturali del gioco che prevedono anche il riposo tra le tante cose.

“Ho avuto un periodo difficile ultimamente e mi serviva del riposo, se non si da questa possibilità ai giocatori, inevitabilmente renderanno meno di quello che possono dare in campo”.

Il numero 2 di Houston spiega quindi, con esempi di vita personale, come determinati provvedimenti della Lega debbano essere prima discussi in maniera più approfondita per trovare maggiore coordinazione tra tutte le componenti che caratterizzano il mondo NBA.

Infine Patrick Beverley, che notoriamente non parla tanto con i media, parla anche di come i coach NBA dovrebbero schierarsi contro questo provvedimento :

“Se oltre al calendario lasciamo scegliere alla lega anche i day-off dei giocatori, gli allenatori che ruolo avranno nel futuro? Cosa potranno progettare? Spero che si faccia qualcosa per trovare un punto d’incontro”. 

 

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