Giunti ormai alla fine del primo quarto di stagione regolare e al termine di un viaggio da 6 trasferte consecutive, gli Orlando Magic hanno un record di 9 vittorie e 14 sconfitte. Rispetto alle altre squadre, i Magic, vantano anche il maggior numero di partite totali disputate, 23, e il maggiore numero di gare giocate in trasferta, 16. Nel viaggio appena concluso a Ovest, i Magic si sono ben comportati, vincendo sul parquet di Phoenix, Utah e Sacramento, mentre hanno perso contro i Warriors, anche se solo con una tripla pazzesca a due secondi dalla fine di Steph Curry, e a Los Angeles contro i Clippers. La franchigia della Florida ha dovuto anche fare a meno per quattro partite di Vucevic, per problemi alla schiena, e già da una ventina di giorni della quarta scelta assoluta dell’ultimo Draft Aaron Gordon per una frattura al piede. Ora siamo nel bel mezzo dei tre giorni di riposo a disposizione di Jacque Vaughn per programmare allenamenti e preparare la partita di mercoledì notte contro i Washington Wizards. Wizards che hanno già battuto i Magic due volte in questa stagione, ma, possono essere un buon banco di prova per Oladipo e compagni che dovranno utilizzare anche in casa la mentalità combattiva e spesso vincente usata per le gare lontane da Orlando. Infatti, il record fino ad ora in trasferta è 7-9, che rispetto al 4-37 dello scorso anno, può far ben sperare per il proseguo della stagione. Orlando per ora ha un record di 2-5 all’Amway Center, non propriamente una situazione ideale, ma giocherà 9 delle prossime 14 gare sul parquet amico. Le due vittorie sono arrivate contro Minnesota e Milwaukee, mentre le cinque sconfitte sono state contro la già detta Washington, Toronto, Clippers, Heat e Warriors. Tutte squadre da playoffs e con un record combinato da 68-29. Nelle future nove gare in casa, arriveranno soltanto quattro squadre in attuale posizione da post season, ovvero i Wizards, Hawks, Cavs e Nets, mentre le altre cinque saranno con squadre da lottery, è auspicabile quindi che possano arrivare vittorie che aggiusterebbero un pochino il record in casalingo.
La chimica di squadra è in crescendo e i movimenti difensivi, molto incerti ad inizio anno, cominciano ad essere automatici, anche se non ancora come richiesti da Coach Vaughn. La sensazione è che manchi sempre l’ultima rotazione e Frye è spesso in difetto, facendosi trovare molte volte in posizioni non corrette. Payton, al contrario, si sta dimostrando difensore già di alto livello ed in concomitanza di Oladipo, che sta trovando la condizione atletica desiderata, potrebbero diventare una coppia difensiva difficile da eguagliare nella Lega.
Così come in difesa, anche l’attacco sembra più fluido e si stanno delineando delle gerarchie. In assenza di Vucevic è Tobias Harris la prima opzione, seguita da Oladipo e Fournier.
Il prodotto del Tennessee sta migliorando a vista d’occhio. Il suo fisico gli consente di giocare sia small forward che power forward, ha movimenti in post basso ed ha lavorato molto sul tiro da fuori che è diventato molto affidabile. Nelle penetrazioni al ferro, grazie alla forza nella parte superiore del corpo, riesce a reggere bene i contatti e segnare. È notizia di oggi che è stato nominato giocatore della settimana per la Eastern Conference.
Oladipo dovrà lavorare ancora molto sul tiro, ancora troppo discontinuo, ma paga anche i minuti giocati da playmaker dove è evidente che non è il suo ruolo. Molto meglio quando è in coppia con Payton e non parte con la palla in mano.
Gli Orlando Magic sono comunque a una partita e mezza di distanza dall’ottavo posto ad Est, questo non significa assolutamente che faranno i playoffs, ma se dovessero ottenere un record al 50% in casa (cosa non affatto impossibile visto il 19-22 dello scorso anno) e vincere una quindicina di partite in trasferta, il sogno non è così lontano dal realizzarsi, considerata anche la pochezza della Eastern Conference.
Per nbapassion.com
Alberto Vairo