Freschi di vittoria dopo il primo anello nella storia della franchigia, i Denver Nuggets sono pronti a rimanere una contender per la prossima stagione.
Il general manager della squadra, Calvin Booth, ha parlato della squadra e della capacità dei propri giocatori di conquistare ogni volta i playoffs, indicando il 3 o il 4 come numero di anelli che la squadra ha l’obiettivo di vincere.
Tuttavia, è più facile a dirsi a farsi. La Western Conference è ricca di squadre talentuose, come i Golden State Warriors, i Phoenix Suns e i Los Angeles Lakers che vantano estrema profondità, o team giovani come Memphis Grizzlies e Sacramento Kings, che stanno vivendo ora la propria ascesa.
Ma anche la Eastern Conference non sfigura con squadre come i Boston Celtics, i Milwaukee Bucks e i Miami Heat che rimangono sempre temibili.
Questo, unito alla breve estate che precede la stagione appena conclusa, significa che Denver dovrà sforzarsi parecchio per rimanere in cima alla montagna.
Tuttavia, la squadra ha dimostrato di cosa è capace, e continuare a costruire intorno a Nikola Jokić, Jamal Murray e Aaron Gordon aiuterà Denver a rimanere una delle principali candidate per la vittoria.
I Nuggets hanno a roster Jokić fino alla stagione 2026-27, con una player option per il 2027-28, mentre Murray e Gordon sono attualmente sotto contratto fino alla stagione 2024-25. Ciò significa che il nucleo della squadra può essere lavorato in futuro, e un risultato simile a quello della stagione 2022-23 potrebbe portare alla creazione di una vera e propria dinastia.
Ma c’è un qualcosa da non tralasciare. O meglio, qualcuno.
Bones Hyland si stava trasformando in un ottimo tiratore dalla panchina, una guardia che viaggiava con una media di 12.1 punti a partita e un 37.8% al tiro da tre. Il tipo di giocatore che tutte le squadre cercano.
Hyland poteva diventare un qualcosa di più. Ma Booth ha deciso di scambiarlo e di spedirlo ai Los Angeles Clippers in cambio di Thomas Bryant e un paio di scelte al secondo giro del prossimo Draft.
Ma perché? Beh, Booth è stato onesto al riguardo. Forse troppo.
“Sapevo che non potevamo avere due pessime guardie, peraltro giovani” ha detto. “Michael Porter Jr. guadagna 30 milioni di dollari. È uno dei migliori tiratori della NBA. Quindi, Bones, qui non c’è posto per te”.
Brutale. E ribadisco, forse troppo. Tuttavia, è la spietatezza con cui i front office devono agire a volte. No?