Fate 2-1 nella serie in stagione tra Golden State Warriors e Phoenix Suns, con Stephen Curry e compagni che hanno sbancato a Natale il footprint Center per 116-107.
Gli Warriors hanno vinto nonostante le assenze di Andre Iguodala (ginocchio), Damion Lee, Andrew Wiggins e Jordan Poole oltre al rookie Moses Moody, fermi per il protocollo Covid. Una prova di forza con Curry, Draymond Green, Gary Payton II e un redivivo Otto Porter Jr, che nei minuti finali della partita segna 7 punti decisivi, quando la difesa dei Suns chiude sul numero 30 di Golden State.
Stephen Curry ha chiuso con 33 punti, il suo massimo in carriera a Natale, e 10 su 27 dal campo. Porter Jr segna invece 19 punti con 8 su 13 al tiro, e nonostante le assenze è impressionante come coach Steve Kerr riesca a pescare dal fondo della panchina, col rookie Jonathan Kuminga, con il titolare provvisorio Payton II e con Quinndary Weatherspoon, appena arrivato con un contratto da 10 giorni direttamente dalla G-League, e ricavare sempre qualcosa.
Kuminga segna 12 punti in 21 minuti, Nemanja Bjelica 10 punti e Payton II 14 punti con 8 rimbalzi, e una grande schiacciata nel primo quarto a rimbalzo d’attacco dopo un errore di Curry.
Golden State ha vinto il quarto quarto per 32-23 e limitato in attacco Devin Booker a soli 13 punti con 5 su 19 al tiro, e ha vinto soprattutto la partita a rimbalzo (42-37) nonostante le assenze e col solo Kevon Looney sotto canestro contro Deandre Ayton e JaVale Mcgee. Con 6 minuti ancora da giocare, Kuminga servito da Green da 104-97 Warriors, la rimonta Suns (109-107 a 3 minuti dal termine) la guida Chris Paul.
Phoenix decide di togliere il pallone dalle mani di Stephen Curry, e dello spazio ne approfitta Otto Porter Jr che per l’occasione torna quello dei primi anni a Washington. Sua la tripla del 116-107 finale, prima ancora erano arrivati due jumper dalla media distanza, mentre Jae Crowder e Booker non avevano saputo replicare dall’altra parte.
Stephen Curry definisce la vittoria a Phoenix “la migliore fin qui in stagione“, viste anche le circostanze. “Bello vincere a Natale, bello vincere contro la miglior squadra della Western Conference e son così tante assenze per noi. Un grande successo, una grande atmosfera. Porter Jr? Ha preso il controllo della partita alla fine. Lui sa tirare e fare canestro, in passato ha avuto qualche infortunio di troppo ma da quando è qui lavora come un pazzo, e ha fiducia nei suoi mezzi“.
Ora ci sono gli Warriors (27-6) davanti ai Suns (26-6), col miglior record della NBA e col rientro di Klay Thompson ormai prossimo. La squadra di coach Kerr non è mai stata timida nel parlare di titolo NBA e se serviva un’altra dimostrazione, vincere a Phoenix in condizioni di emergenza contro una squadra in salute, è stata la migliore.
“Steph è stato incredibile” dice proprio Kerr “Con tutta la difesa su di lui ne ha messi 33, ha finito con +24 di plus\minus, ha saputo attirare tutta la difesa su di lui anche senza necessariamente segnare. Brillante, così come Draymond Green e Looney“.
Per i Suns è mancato proprio Booker, Mikal Bridges ha chiuso con 17 punti e 8 rimbalzi mentre Ayton non ha saputo dominare sotto canestro nonostante il vantaggio fisico su Looney, Green e Juan Toscano-Anderson, e ha finito con 18 punti e 7 rimbalzi. Per Chris Paul infine, 21 punti con 6 rimbalzi e 8 assist in 38 minuti.