Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsGolden State Warriors Warriors KO, ma con 47 punti segnati Steph Curry eguaglia un record di Kobe e non solo

Warriors KO, ma con 47 punti segnati Steph Curry eguaglia un record di Kobe e non solo

di Lorenzo Brancati

Definire incredibile la più recente striscia di risultati personali di Steph Curry sarebbe riduttivo, e non a caso nonostante la sconfitta dei Golden State Warriors ha eguagliato o stabilito nuovi record. Con i 47 punti segnati nel confronto con i Boston Celtics (114-119) diventa infatti solo il secondo giocatore nella storia a segnare oltre 30 punti in 10 partite di fila dopo aver compiuto 33 anni. L’unico a riuscirci prima di lui era stato Kobe Bryant.

Ma non è tutto, con gli 11 segnati nella notte, Curry arriva a quota 20 gare in carriera con almeno 10 tiri da oltre l’arco a bersaglio: un record personale ulteriormente migliorato. Ne ha inoltre messi a segno 44 nelle ultime 5 uscite, altro record assoluto.

“Statisticamente senza dubbio.” ha commentato il numero 30 del suo periodo più recente, definendolo uno dei migliori della sua carriera “Questa stagione richiedeva qualcosa di diverso dal solito. Io mi sto impegnando per raggiungerlo. Si tratta di giocare basket divertente, e io sto cercando di racimolare qualche vittoria facendolo. Al momento ho fiducia illimitata. Sono stato fortunato con un pacchetto di abilità fuori dal comune, e sto continuando a lavorare per perfezionarlo sempre più. Sto lavorando molto, e questo si vede. Sto cercando di mettermi la stagione sulle spalle per portarci dove vogliamo arrivare.”

Inoltre, la sconfitta degli Warriors è valsa anche un altro record per Curry, che raggiunge così quota tre partite stagionali con almeno 7 triple segnate dal palleggio. L’unico ad averne messa insieme almeno una oltre a lui è stato Damian Lillard, con 8 in una notte.

Gli Warriors e Curry verso i playoffs

“Ci sono molte cose peggiori che vedere Steph Curry segnare da tre.” ha commentato coach Brad Stevens, forte comunque della vittoria dei suoi Celtics “Una piccolissima parte di me è contenta di guardarlo. Odio doverci giocare contro. Ma insomma, amo assistere alle sue giocate. E’ davvero divertente per la sua creatività, la sua maestria al tiro e il fatto che come avversario non puoi mai stare tranquillo.”

Serata che nonostante tutto è stata però rovinata da una distorsione alla caviglia rimediata nell’ultimo quarto, che potrebbe tenere Curry lontano dal parquet nella sfida di lunedì contro i Philadelphia 76ers. Con gli Warriors al nono posto della Western Conference sarà fondamentale poter usufruire della miglior versione del tre volte campione NBA da qui fino all’inizio del torneo Play-in.

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