“Se significa qualcosa? No” Così Kevin Durant a chi chiedeva se lo 0-3 stagionale nella serie accumulato contro gli Houston Rockets preoccupasse i Golden State Warriors: “L’importante sono i playoffs“.
Gara 4 della serie di stagione regolare tra Warriors-Rockets è arrivata, e Durant non ne ha preso parte a causa del leggero infortunio alla caviglia patito due giorni prima contro i Phoenix Suns.
DeMarcus Cousins si fa carica dell’assenza di KD e sforna la miglior prestazione stagionale personale, portando i suoi alla vittoria per 106-104 al Toyota Center di Houston.
32 minuti di gioco, 27 punti, 8 rimbalzi, 7 assist e 2 stoppate per “Boogie” (con 11 su 16 al tiro), che sopperisce alle difficoltà al tiro di Steph Curry (24 punti con 8 su 20 dal campo) ed innesca un Klay Thompson da 30 punti e 5 su 10 dalla lunga distanza.
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— Golden State Warriors (@warriors) March 14, 2019
Andre Iguodala sostituisce in quintetto base l’infortunato Durant, i Rockets si ritrovano sotto di 13 punti nel quarto periodo (100-87) ma rimontano sino a -1, siglato da Chris Paul, a 10 secondi dal termine. Curry non sbaglia dalla lunetta, Harden si e proprio Iguodala cattura il rimbalzo ad assicura la vittoria ai suoi.
La sconfitta interrompe a 9 la serie di partite vinte consecutivamente dagli Houston Rockets (42-26), ora quarti ad Ovest a mezza partita di distanza dai Portland Trail Blazers (41-26). “La partita no ci ha detto nulla che no sapessimo già, su di loro” Così Chris Paul a fine gara “Ormai ci conosciamo fin troppo bene“.
Warriors-Rockets, Cousins: “Nessuno può marcarmi”
DeMarcus Cousins, rientrato in campo lo scorso 18 gennaio dopo un anno di assenza per infortunio, non aveva preso parte alle prime due sfide tra Warriors-Rockets. La terza partita, quella del 23 febbraio scorso, aveva visto un Cousins in difficoltà, soprattutto in difesa, falloso e poco attento (6 palle perse), in una partita casalinga persa dai Golden State Warriors nonostante l’assenza di James Harden.
Il DeMarcus Cousins presentatosi al Toyota Center è un giocatore in condizioni atletiche migliori, un problema insormontabile per la frontline avversaria formata da Clint Capela e Kenneth Faried.
“Non credo ci sia nessuno che possa marcarmi uno contro uno, semplicemente. Potete mettermi contro chiunque, il risultato non cambia. Le sconfitte nelle partite precedenti? Ogni giorno attorno a questa squadra (gli Warriors, ndr) c’è qualcosa, ogni cosa diventa una storia, un caso. E’ come in una vecchia soap-opera che guardava mia nonna, ogni giorno succedeva qualcosa… i cronisti fanno il loro lavoro, io faccio il mio,gioco a pallacanestro“
– DeMarcus Cousins dopo Warriors-Rockets –
“DeMarcus ha giocato la partita più completa ed efficace da quando è qui” Così Klay Thompson “Ha aggiunto una dimensione tutta nuova alla nostra squadra, oggi avrò ricevuto almeno 3 o 4 assist per un tiro comodo dal lui“.
Coach Steve Kerr è riuscito a nascondere i problemi difensivi di Cousins, spesso coinvolto nella partita di febbraio in pick and roll alti tra Chris Paul ed i lunghi dei Rockets, “dirottandolo” sul meno pericoloso P.J. Tucker per larga parte della gara: “Ho dovuto imparare e trovare il modo migliore di impiegare Cousins in difesa. Stasera è andata meglio, in attacco ha fatto un gran lavoro semplicemente posizionandosi in post e controllando la partita da lì“.