I Golden State Warriors si sono ritrovati senza Draymond Green. Di nuovo.
Martedì, l’orso ballerino è stato espulso a meno di 2 minuti dalla fine della partita contro i Minnesota Timberwolves, finita con una sconfitta per 104-101, per aver afferrato il collo di Rudy Gobert.
Green è entrato in contatto con Gobert dopo che quest’ultimo aveva cercato di allontanare Klay Thompson da Jaden McDaniels. L’alterco era infatti iniziato quando i due si erano scontrati in transizione ed erano rimasti attaccati.
Gli allenatori hanno costretto Green a lasciare il collo di Gobert, mentre alcuni giocatori provavano a separare McDaniels e Thompson. Dopo un replay, la sentenza era chiara: a McDaniels e Thompson 2 falli tecnici ciascuno, mentre a Green un flagrant di tipo 2.
La NBA ha annunciato la sospensione di Green mercoledì sera (per ben 5 partite) e il vicepresidente esecutivo della lega Joe Dumars ha detto che Green ha inasprito un alterco in campo in modo antisportivo e pericoloso.
Dumars ha anche detto che le sospensioni passate di Green hanno avuto un ruolo importante nella decisione della sospensione attuale.
L’allenatore, coach Steve Kerr, si è preso un giorno di pausa per pensare e digerire la gravità delle azioni di Green, ed è giunto alla conclusione che l’orso ballerino ora ha decisamente esagerato.
“Sì, ha decisamente esagerato” sostiene. “Non ho avuto problemi con il fatto che abbia allontanato Rudy da Klay, perché che non si mettono le mani su un giocatore di un’altra squadra. Ma doveva lasciarlo andare. È stata una visione terribile per la lega, per Draymond e per tutti. Ha sbagliato. Sa che ha fatto una brutta figura”.
Kerr ha detto che giovedì ha avuto una lunga conversazione con Green riguardo il suo ultimo incidente, una conversazione che ha scelto di mantenere privata. Il coach ha anche detto che gli Warriors continueranno a lavorare con il numero 23 per assicurarsi che questo tipo di errori non si ripetano.
“È qualcosa su cui stiamo lavorando molto” ha dichiarato Kerr. “Draymond deve trovare il modo per non superare il limite. Non sto parlando di un’espulsione o di un tecnico, ma di un atto di violenza fisica. È imperdonabile. Dobbiamo fare tutto il possibile per dargli l’assistenza di cui ha bisogno, per essere in grado di essere un giocatore incredibile. Ma non può oltrepassare quella linea. L’ha oltrepassata l’altra sera, sicuramente”.