Dopo la grande performance in gara 4, Steph Curry non riesce ad entrare in ritmo questa volta. La sua gara 5 recita infatti 7 su 22 dal campo e 0 su 9 da tre punti, per un bottino da 16 punti e 8 assist. Insomma, un tabellino quantomeno inusuale per il numero 30 dei suoi.
Per sua fortuna, però, la grande prova da doppia doppia con 26 punti e 13 rimbalzi di Andrew Wiggins e la gara da 21 punti di Klay Thompson hanno aiutato a sopperirvi. Cruciale poi l’apporto dalla panchina di Gary Payton III, con 15 punti, e di Jordan Poole, con 14 in 14 minuti.
“Se Steph ne segna 43, 10 o 4, se finisce 16 su 22 al tiro non importa.” ha commentato Draymond Green “Una vittoria è una vittoria. E poi arriverà molto arrabbiato a gara 6, ed è proprio quello di cui abbiamo bisogno.”
“Non ci siamo mai stressati o preoccupati per il numero 30.” ha invece dichiarato Klay “Ha fatto così tanto per far crescere questa franchigia fino al punto in cui ci troviamo, dove sembra non avere limiti, e quindi può permettersi una serata negativa. Semplicemente so che si riscatterà. È uno degli uomini più competitivi io abbia mai visto. Ed un perfezionista, come me. So che penserà a tutti i tiri sbagliati. Ed è giusto. Perché giovedì so che tornerà cattivo e spaventoso.”
Se la serata no al tiro non ha inficiato sulla vittoria dei suoi, Curry ha dovuto dire addio a una striscia positiva di 233 partite. Era infatti dall’8 novembre 2018 che tra stagione regolare e playoffs aveva sempre segnato almeno una tripla.
“Continuerò a tirare.” ha promesso il numero 30 “Non mi interessa andare 0 su qualsiasi numero, perché continuerò a prendermi quei tiri che normalmente so che potrei segnare. E ho sempre reagito bene a prestazioni da tre come questa. Ma non penso di essere mai stato così felice dopo una gara da 0 del genere. Semplicemente il contesto, gli altri modi in cui uno cerca di avere un impatto sulla partita e il modo in cui altri quattro ragazzi si siano fatti avanti per il bene della nostra riuscita offensiva.”
Insomma, tutto già alle spalle per Curry. Ora i suoi Warriors sono in vantaggio 3-2 nella serie, e gli basterà vincere una delle prossime due gare per l’anello. Intanto la serie tornerà a Boston per gara 6, e chissà che Golden State non riesca a chiudere la pratica già al TD Garden. Probabilmente, però, servirà la miglior versione del numero 30.