Si parla molto spesso di sliding doors. Una di quelle è Tyronn Lue che poteva diventare allenatore dei Los Angeles Lakers se la dirigenza della squadra oggi allenata da coach JJ Redick avesse fatto l’offerta giusta. L’attuale allenatore dei Los Angeles Clippers racconta la sua versione dei fatti al The Stephen A. Smith Show dicendo: “l’offerta di un triennale è stata uno schiaffo in faccia”.
Il fulcro della vicenda non poteva che essere LeBron James. Dall’arrivo ai Lakers del nativo di Akron, la dirigenza ha assunto tre differenti allenatori. James ha iniziato con Luke Walton, che è stato licenziato dopo la prima stagione. In seguito, Los Angeles ha assunto Frank Vogel dopo aver discusso con altri candidati come Monty Williams e Tyronn Lue.
Lue, in particolare, sembrava l’ingaggio perfetto per i Lakers grazie ai suoi legami con la franchigia e all’esperienza maturata nell’allenare James fino al titolo NBA del 2016 durante il loro periodo insieme ai Cleveland Cavaliers. Tuttavia, a Lue è stata fatta un’offerta per tre anni. Lue l’ha rifiutata, firmando poi coi Los Angeles Clippers. Il coach ha poi raccontato tutto ciò: “Per me che sono un allenatore vincitore di un anello, accettare un contratto di tre anni quando tutti gli altri hanno contratti quinquennali e più soldi, e poi vuoi scegliere anche lo staff? Ho pensato che fosse uno schiaffo in faccia”.
In tutto ciò, si è inserito anche LeBron James. Lue ha infatti spiegato: “Mi ha chiamato due volte. ‘Cosa devo fare? Gli ho risposto: ‘No, voglio che mi rispettino. Non voglio dover andare da te per concludere il mio accordo; se non mi rispettano come dovrei essere rispettato, allora va bene così”. James ha un rapporto stretto con Lue ed era logico che i Lakers inseguissero quest’ultimo, anche se sembra che non fossero disposti a cedere sulle sue richieste.