Jerry West, ad oggi consulente per i Los Angeles Clippers, e in passato campione NBA da giocatore e dirigente con i Los Angeles Lakers, è stato insignito della Medaglia presidenziale della libertà. A consegnargli quella che rappresenta la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti è stato il presidente Donald Trump in persona.
West, fresco membro di una lista ricca di nomi noti e di culto come quello del pugile Muhammad Ali, ha commentato ironicamente:
“Non smetterò mai di essere sorpreso dai posti incredibili in cui può portarti inseguire una palla da basket.”
Trump presents Medal of Freedom to Jerry West https://t.co/HMcODI0tcm pic.twitter.com/UNaynekVEn
— ESPN Los Angeles (@ESPNLosAngeles) September 5, 2019
Il presidente ha sottolineato più come il riconoscimento sia stato del tutto meritato. Trump ha poi ricordato le umili origini e la gloriosa carriera sportiva dell’attuale consulente dei Clippers, senza dimenticarne il costante impegno sociale rivolto a veterani di guerra e case di beneficenza a Los Angeles.
Nel momento della consegna della medaglia invece, Jerry West ha scherzato:
“Vi assicuro, il mio nome sembrerà un errore di stampa su quella lista!”
Una carriera vincente
Non si tratta di certo della prima onorificenza ricevuta da un uomo la cui figura è immortalata nel logo della NBA. L’ex Lakers è infatti, ovviamente, membro della Hall of Fame della pallacanestro dal 1979. Con i gialloviola ha giocato 14 stagioni, venendo selezionato in ogni singola annata come All-star e portando lo squadra alle Finals per nove volte.
La sua carriera da executive lo ha visto portare alla corte dei Lakers giocatori come Magic Johnson, Kobe Bryant e Shaquille O’Neal. In seguito, alla guida dei Memphis Grizzlies, ha instaurato una nuova cultura e creato una squadra competitiva in un ambiente nel quale sembrava impossibile. Passato poi ai Golden State Warriors ha posto le basi per quella che è diventata una dinastia e ha vinto tre degli ultimi cinque titoli NBA. Infine, tornando al presente, in veste di consulente ha aiutato i Clippers a diventare la squadra da titolo che possono vantare di essere dopo l’ultima off-season.
Insomma, un riconoscimento più che meritato.