Trae Young non è sceso in campo venerdì nella vittoria dei suoi Atlanta Hawks contro i Denver Nuggets per un problema alla spalla, e per un dissidio con l’allenatore Nate McMillan.
Lo status di Young prima della partita era già in forse, la star degli Hawks aveva un fastidio alla spalla destra e avrebbe voluto decidere se giocare o meno solo dopo aver fatto terapia e saltato lo shootaround del mattino. Almeno queste erano le sue intenzioni, ma coach McMillan avrebbe chiesto, come riportato da Shams Charania di The Athletic, al suo giocatore di partecipare alla sessione “se Young se la fosse sentita”, prima di decidere se giocare anche in partita.
Trae Young avrebbe allora chiesto di fatto di evitare di partecipare alla seduta del mattino, “per concentrarsi solo sulla terapia” alla spalla. Escamotage che non sarebbe piaciuto a McMillan, che avrebbe quindi riferito a Young che, stanti così le cose, contro Denver sarebbe partito dalla panchina “oppure avrebbe anche potuto non venire” direttamente.
Trae Young avrebbe optato per la seconda scelta e non si sarebbe di proposito presentato all’arena. Un episodio che secondo Nate McMillan sarebbe già rientrato, una “normale incompresione” col suo giocatore che è già tornato ad allenarsi col gruppo.
Di certo restano i dubbi sulla solidità dei rapporti tra Trae Young e i suoi head coach. Nel 2020 a pagare i dissidi con la sua star con l’esonero fu Lloyd Pierce, sostituito proprio da McMillan che all’epoca era uno degli assistenti. Secondo Charania, lo scontro Young-McMillan non sarebbe stato neppure il primo quest’anno, con “diversi” incontri interni al team per appianare le differenze di vedute.
Senza Trae Young, gli Atlanta Hawks hanno battuto i Nuggets per 117-109, e in stagione hanno un record di 13 vittorie e 10 sconfitte.