Un alley-oop a fil di sirena di Deandre Ayton regala gara 2 delle finali della Western Conference ai Phoenix Suns, che si portano sul 2-0 contro gli LA Clippers al termine di una partita tesissima e già – forse – decisiva per il resto della serie.
Ayton raccoglie con 0.9 secondi ancora da giocare la rimessa da fondo campo di Jae Crowder e schiaccia i 2 punti del 104-103 finale, rimessa che i Suns si erano conquistati a rimbalzo d’attacco ancora con Ayton dopo l’errore da tre punti di Mikal Bridges.
Gli ultimi 100 secondi di gara 2 sono una sequenza spettacolare. Paul George segna 4 punti di fila per il 101-100 Clippers a 30 secondi dal termine, dopo il timeout Phoenix Devin Booker, che gioca con una sospetta frattura al setto nasale dopo un contatto con Pat Beverley, segna il canestro del 102-101 Suns in arresto e tiro dalla media distanza e sul possesso successivo Clippers ancora George segna in layup prendendo alla sprovvista la difesa di Phoenix.
Mancano a quel punto 22 secondi, Booker prova a replicare ancora ai Clippers ma perde il pallone, toccato da Beverley in palleggio. L’ultimo tocco è della star dei Suns ed è rimessa per LA a 9 secondi dal termine.
Gara 2 sembra a quel punto indirizzata. Paul George riceve la rimessa laterale e subisce fallo, va in lunetta per i due tiri liberi che avrebbero messo 3 punti tra le due squadre, ma George li sbaglia entrambi, Mikal Bridges recupera il rimbalzo e i Suns hanno un’altra opportunità.
Sul possesso successivo dopo il timeout Suns, Booker serve Crowder che poi trova Bridges nell’angolo destro per un buon tiro da tre punti, che esce. Ayton lotta a rimbalzo e l’ultimo tocco è dei Clippers, la rimessa da fondo campo a 0.9 secondi dalla sirena finale è ancora per Phoenix, e Crowder e Ayton confezionano il capolavoro: l’ex Heat alza per Deandre Ayton che salta sopra a Ivica Zubac e schiaccia: 104-103 Suns sulla sirena, i Clippers sono beffati.
Deandre Ayton corona così una partita da 24 punti e 14 rimbalzi, con 12 su 15 al tiro. Senza Chris Paul ancora fermo a causa del Covid e senza il miglior Devin Booker, sofferente per il colpo al naso subito a inizio terzo quarto, i Suns trovano punti e giocate decisive da Ayton, da un Cameron Payne da career high con 29 punti e 9 assist, e con un Cameron Johnson perfetto al tiro con 5 su 5 in 24 minuti di gioco.
Booker trova molto meno spazio rispetto a gara 1, la difesa dei Clippers riesce a ben contenere i suoi pick and roll centrali e Devin parte con appena 2 su 8 al tiro e due falli rapidi. Chiuderà con 7 palle perse tra cui l’ultima, che avrebbe potuto costare cara ai Suns a 9 secondi dal termine sul 103-102 Clippers.
“Non ero neppure sicuro che il mio canestro fosse valido, siamo rimasti un poco in attesa“, così Ayton dopo gara 2. Il suo buzzer beater è stato (finora) l’apice di una post-season giocata a livelli altissimi per un giocatore di grande talento e potenziale, ma criticato in passato per una indole troppo “soft” secondo alcuni, e sempre alle prese con il confronto con Trae Young e Luka Doncic, scelti dopo di lui al draft NBA 2018. I playoffs di Deandre Ayton non hanno avuto però nulla di “soft”, il centro bahamense è il miglior rimbalzista e uomo d’area visto in questa post-season, ha affrontato e vinto due serie di playoffs contro i Lakers di Anthony Davis e Andre Drummond e contro i Nuggets dell’MVP Nikola Jokic.
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“Non ho mai giocato così duro sin dalla palla due come in questi playoffs. Sono al 150% anche mentalmente, facendo attenzione anche ai dettagli più piccoli, quelli che contano davvero. I playoffs sono davvero intensi, soprattutto quando la stanchezza inizia a farsi sentire“.
“Deandre è una forza della natura“, dice di Ayton Devin Booker “Tutto il suo lavoro sta ripagando“.
Dopo la partita, coach Monty Williams ha evidenziato l’efficacia dell’ultima rimessa dei suoi Suns, elogiando Booker per il blocco che ha liberato abbastanza spazio per il lungo di Phoenix, e il passaggio preciso di Crowder: “E’ stata una giocata straordinaria, e se come me ne avete viste tante in tanti anni, di grandi giocate ne avete viste. Ayton? Potremo parlare per ore di come sia diventato e da dove partisse, la realtà è che si sta trasformando in un giocatore dominante, sia in attacco che in difesa“.
“Quest’anno ha compreso che avere un ruolo preciso non è un limite” continua coach Williams “A volte quando dici a un giocatore quale deve essere il suo ruolo, questo potrebbe concludere che tu stia pensando non possa fare altro. Ma il suo è un grande ruolo“.
“Il mio ruolo qui? E’ la mia squadra, cerco di dominare al meglio che posso e portare la mia squadra il più avanti possibile. Ho fiducia nel mio lavoro e nella mia etica lavorativa, e nelle mie capacità“, ancora Ayton.
Gli LA Clippers sono andati a un millimetro dal pareggiare la serie, i due errori ai liberi di Paul George hanno macchiato una grande partita del numero 13 dei Clippers che ha operò faticato al tiro da tre punti (1 su 8). George ha chiuso con 5 su 10 ai liberi, altro dato inusuale. I Los Angeles Clippers sono ancora alle prese con l’assenza di Kawhi Leonard e con i problemi fisici di Marcus Morris (25 minuti e 7 punti con 3 su 11 al tiro), che ha un infortunio al ginocchio destro eredità di gara 1.
Luke Kennard e finalmente Rajon Rondo hanno avuto impatto dalla panchina, i Clippers hanno tenuto Phoenix a 6 su 26 al tiro da tre punti e limitato Booker, ma sofferto tantissimo in area (60 punti in area per i Suns) con il solo Zubac a lottare contro Ayton. Per il centro croato ben 34 minuti di gioco e una doppia doppia da 14 punti e 11 rimbalzi.