Alla prima tappa del loro tour texano, i Golden State Warriors hanno trovato ad accoglierli 42 punti di Kyrie Irving e una faticaccia per cercare, invano, di non perdere la prima partita dell’era Jimmy Butler.
111-107 a Dallas il risultato, per Irving 15 su 25 dal campo con 7 su 10 da tre e persino la giocata difensiva determinante sull’ultimo possesso Warriors, con un fallo di sfondamento provocato ai danni di Jimmy Butler sul 109-107 Mavs a 17 secondi dalla sirena finale. Per Dallas un’altra partita sul filo di lana dopo quella contro Sacramento, persa però, e giocata ancora senza centri di ruolo con Anthony Davis, Dereck Lively II e Daniel Gafford tutti KO. E per gli Warriors un’altra battaglia 24 ore dopo in programma, contro gli Houston Rockets in back to back.
“La NBA, a questa gente non importa nulla della salute dei suoi giocatori. Si tratta solo di ascolti TV e dati ed è arrivato il momento di fare qualcosa. Tutta la lega, tutti noi perché non va bene così. Noi? Adesso ci prepariamo per la partita di domani“, ha detto Steve Kerr dopo il KO contro Dallas, a caldo. Prima della pausa perl’All-Star Game, mercoledì notte sono scese in campo tutte le squadre NBA e domani alcune giocheranno in back to back prima del riposo.
Tra la partita contro Dallas e quella contro Houston non ci saranno neppure 24 ore di pausa sia per Rockets sia per Warriors, ed è più che probabile che Golden State terrà a riposo diversi giocatori, Stephen Curry in primis. Houston ha battuto in casa per 119-111 i Phoenix Suns in una partita in cui Alperen Sengun ha giocato 38 minuti e Amen Thompson 41, a Dallas Curry di minuti ne ha giocati 37 e Jimmy Butler 35. “Spero di poter giocare, vedremo tutti i dati e come mi sentirò domattina, sapete che ci sono dei problemini che stiamo gestendo. Decideremo assieme domani“, così Steph.