I Golden State Warriors tornano alla vittoria e lo fanno grazie a un eroico Stephen Curry. Nella vittoria degli Warriors per 116-113 contro i Sacramento Kings, l’MVP delle scorse Finals ha realizzato 47 punti, 8 rimbalzi e 8 assist, con zero palle perse.
“Steph è stato incredibile. È uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi. Oggi è stato lui a decidere che avremmo vinto la partita.” Queste le parole dell’allenatore degli Warriors Steve Kerr che, al termine della gara, è uscito dal campo sorridendo, non solo per la vittoria ritrovata, ma perché per l’ennesima volta nella sua carriera da allenatore ha visto una prestazione superlativa di Stephen Curry.
Lo stesso Draymond Green ha dichiarato che, durante la partita, aveva capito che c’era qualcosa di speciale in Curry. Aveva capito che era la serata giusta. Che i tiri sarebbero entrati. “In un certo senso, sai quando devi ‘toglierti di mezzo’. Oggi era una di quelle volte in cui prende il sopravvento. Non cercava di passare la palla, a meno che non fosse obbligato. Questo lo capisci e quindi provi a creargli tutti gli abbinamenti migliore. A fornirgli quanti più assist. Alla fine, però, ha preso il gioco in mano da solo.”
La vittoria degli Warriors di questa notte ha un’importanza maggiore di una semplice partita di regular season. La squadra di Steve Kerr viene da un periodo molto buio, con cinque sconfitte di fila e ancora nessuna vittoria fuori casa. Quando ciò accade, si rischia di cadere in circolo vizioso dal quale è molto difficile uscirne. Si inizia a perdere fiducia nei propri mezzi, nelle proprie capacità.
“Non sono mai stato così felice per una vittoria ad inizio di regular season. Ne avevamo davvero bisogno”. Sono queste le parole nel post gara di Stephen Curry, consapevole che la sua prestazione può aver dato una grossa mano alla squadra per aumentare la propria autostima e ritrovare l’entusiasmo che lo scorso anno li ha portati a diventare campioni. “Nel quarto periodo è entrata la modalità ‘vittoria a tutti i costi’. Ho cercato di fare le migliori e giocare e per fortuna i tiri sono entrati. Abbiamo ancora alcuni problemi. Dobbiamo ancora giocare meglio, ma avevamo assolutamente bisogno di una vittoria.”
Stephen Curry “salva” gli Warriors
Nonostante la vittoria, come detto dallo stesso Stephen Curry, i problemi in casa Golden State Warriors sono ancora tanti. La panchina non rende come dovrebbe, con tutti i giocatori non titolari che hanno terminato la partita con un plus/minus negativo.
Jordan Poole non riesce ancora a trovare una quadra nel corso di questa stagione. Nei suoi 22 minuti giocati ha totalizzato solo 2 punti, 1 rimbalzi e 3 assist. Ha chiuso la gara con un plus/minus di -11. Peggio di lui solo Ty Jerome e Jonathan Kuminga. Il primo ha chiuso addirittura con un -22, mentre il secondo con -17.
Non impiegati da coach Steve Kerr, invece, JaMychal Green e James Wiseman. Il motivo è che, al momento, Steve Kerr preferisce una squadra più piccola e più mobile. Questo “assetto di squadra” piace molto anche a Draymond Green, il quale dice: “Con una squadra più piccola riusciamo a difendere meglio e prendere più rimbalzi. Abbiamo giocato bene oggi con questa conformazione. Le squadre hanno sempre lottato con una nostra formazione più piccola ed è una cosa che ha avuto incredibile successo negli anni. Quindi, se funziona, lo facciamo.”
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