Stephen Curry potrebbe entrare nel mondo della politica al termine della sua carriera.
La stella dalla NBA, infatti, in una recente intervista con Jericka Dunkan di CBS News ha lasciato una porta aperta per un suo ingresso in politica tra qualche anno. “Forse”, dice Steph. “Per quello che posso, ho interesse a sfruttare la mia influenza per il bene del mondo. Attraverso la politica o anche attraverso qualsiasi cosa ci sia là fuori, l’importante è farlo. Non sto parlando di presidenza, però, almeno per il momento.”
Queste dichiarazioni sono arrivate proprio alla luce della presentazione del suo ultimo libro per bambini “I Am Extraordinary”. Quest’ultimo racconta la storia di una bambina di nome Zoe con problemi all’udito. Zoe insegna agli altri bambini il modo in cui guardare se stessi per accettarsi e la fiducia necessaria per raggiungere ogni obiettivo.
Stephen Curry, insieme anche alla moglie Ayesha, hanno sempre cercato di utilizzare la loro fama per il bene comune. Nel 2019, infatti, hanno fondato la “Eat.Learn.Play.”, ossia un’associazione con lo scopo di porre fine alla fame nel mondo e favorire l’istruzione per bambini che non riescono ad averla.
Tuttavia, al momento la testa di Stephen Curry è concentrata esclusivamente sulla sua vita sportiva e sulla NBA. Prossimo al rientro dall’infortunio, con i suoi 36 anni che compirà proprio domani, 14 marzo, il numero 30 degli Warriors è a caccia del suo quinto titolo NBA.
Parlare di titolo per i Golden State Warriors in questa stagione sembra molto un’utopia. La squadra di Steve Kerr, infatti, si trova attualmente il decimo posto a Ovest con 34 vittorie e 30 sconfitte. Dopo un inizio molto complicato sta piano piano cercando di trovare continuità, ma non sembra essere una squadra in grado di poter lottare per il titolo quest’anno.
Stephen Curry, però, ha firmato un contratto di quattro anni a 215.3 milioni di dollari, che lo legano alla squadra per almeno altri due anni. Il numero 30 farà di tutto per vincere almeno un altro anello prima di chiudere la sua carriera e poi chissà, dedicarsi realmente alla politica.