Con la ripresa della stagione NBA che sembrerebbe ormai solo una questione di tempo, spunta una nuova location tra le candidate per ospitarla: lo Staples Center di Los Angeles.
Come riportato da Dan Woike del Los Angeles Times, sarebbe stata avanzata l’idea di disputare le restanti partite del 2019/20 nella casa di Lakers e Clippers. Quella losangelina sembrerebbe però solo una suggestione, perché non si sono mai realizzate serie conversazioni a riguardo.
Molto più avanzate sono invece le trattative con Disney. Il Walt Disney World di Orlando è al momento il chiaro favorito nella corsa per ospitare l’eventuale ripartenza. Insieme alla città della Florida sono state prese in considerazione anche le candidature di Las Vegas e Houston, nel caso si decidesse di dividere le franchigie fra due diverse località.
The NBA has Orlando/Disney World as a clear frontrunner for return-to-play site for resuming 2019-20 season, sources tell me and @sam_amick. Orlando has gained significant seriousness among other cites such as Las Vegas.
— Shams Charania (@ShamsCharania) May 20, 2020
L’intenzione di Adam Silver è, infatti, quella di limitare gli spostamenti fra i diversi stati, vista l’emergenza sanitaria e la necessità di giocare a porte chiuse. Stando a quanto dichiarato da Jared Dudley dei Los Angeles Lakers tuttavia ciò non costringerebbe i giocatori a confinarsi nei luoghi stabiliti.
Staples Center o meno, quel che è ormai certo è la volontà di garantire la ripresa della stagione NBA. Al momento la data più probabile per il ritorno sul parquet è quella del 15 luglio, come annunciato da Spencer Dinwiddie dei Brooklyn Nets.
That’s just practice… I heard those last 5 games at bubble site start July 15th. https://t.co/EsF3omehYQ
— Spencer Dinwiddie (@SDinwiddie_25) May 21, 2020
Nel frattempo proprio le franchigie di Los Angeles, Lakers e Clippers, hanno ripreso gli allenamenti tra compagni di squadra, nonostante il divieto attualmente in vigore. LeBron James ad esempio, come riportato da Shams Charania di the Athletic, avrebbe condotto nelle scorse settimane degli allenamenti “sicuri e privati” alla presenza di altri 2 o 3 compagni di squadra, in una location privata e con tutte le misure di sicurezza necessarie.