C’è questa tradizione diffusa in tanti contesti sportivi di trovare nell’allenatore il capro espiatorio di ogni problema inerente alla squadra. Philadelphia stranamente non si accoda a questa tradizione e vuole continuare con Nick Nurse in panchina nonostante il record di 2 vinte e 11 perse per i Sixers.
Nick Nurse è subentrato a Doc Rivers durante l’estate del 2023 e al primo anno ha portato la squadra a un record di 47-35 e un’uscita al primo turno di playoffs. Risultati magri, ma fortemente influenzati dagli infortuni di Joel Embiid. Nurse ha già dimostrato di essere un ottimo allenatore vincendo l’anello coi Raptors nel 2019, e anche l’anno scorso ha reso l’attacco dei 76ers più fluido e ha contribuito alla crescita enorme di Tyrese Maxey.
La responsabilità della falsa partenza di Phila non può essere attribuita solo al coach, ma più alla preoccupante situazione infortuni. Embiid e George hanno cominciato la stagione ai box e anche adesso che sono tornati in campo sono molto lontani dalla loro forma migliore e da qualche partita pure Maxey si è fermato per un infortunio alla gamba destra.
Secondo The Athletic la posizione di coach Nurse non è in discussione e così anche per Daryl Morey. Quest’ultimo è il presidente dei 76ers dal 2020 e in questi anni ha fatto diverse scelte che si sono rivelate sbagliate, tra cui il roster di quest’anno.
Come ho detto in precedenza i Sixers sono tra i favoriti nella Western Conference, ma ci sono degli evidenti problemi strutturali: la panchina pullula di vecchi veterani ormai lontani dai loro giorni migliori, i lunghi sono tutti poco mobili e poi c’è Paul George. PG13 non è stato un brutto acquisto, ma come ti viene in mente di affiancare a uno dei giocatori più injury prone di quest’era (Embiid) un altro giocatore perennemente infortunato?! Nonostante degli evidenti errori, che si vanno a sommare a quelli fatti negli anni scorsi, neanche Morey è stato messo in discussione
The Athletic nel suo articolo scrive che “tutti dovrebbero guardarsi allo specchio e capire che ruolo possano ricoprire nel rendere la squadra migliore”. Si spera che Embiid lo stia già facendo dopo la tirata d’orecchie subita da Tyrese Maxey. Quest’ultimo avrebbe sgridato il compagno di squadra per i propri comportamenti che influenzano negativamente lo spogliatoio.
Quindi il clima non è esattamente sereno in quel di Philadelphia e se la situazione persiste, si dovranno fare delle mosse per provare a scardinarla. Maxey non si sa quando rientrerà, Embiid ha già detto che salterà tutti i back-to-back e George al momento è un lontano parente di quello degli anni scorsi. Phila forse non si può permettere di aspettare che le cose tornino a posto da sole, perché se anche dovesse succedere potrebbe comunque essere troppo tardi.