“Queen of basketball” il cortometraggio dalla durata di 22 minuti prodotto da Shaquille O’Neal e Stephen Curry ha vinto l’Oscar come miglior documentario. In questa produzione si racconta la storia di Luisa Harris, ovvero la prima ragazza a essere scelta al draft da una squadra NBA.
Questo breve film è stato pubblicato per la prima volta soltanto due mesi dopo la dipartita di Harris, conosciuta anche per aver realizzato il primo canestro in assoluto nella storia delle Olimpiadi femminili di basket. Il lavoro è stato diretto da Ben Proudfoot che commenta la vittoria del premio: “Questa è la risposta a tutte le persone che dubitano dello sport femminile. Queste storie sono importanti allo stesso modo di quelle destinate allo sport maschile”.
La carriera di Luisa Harris, protagonista del documentario da Oscar di Shaq e Stephen Curry
In pochi conoscevano la storia di Luisa Harris, cosa ammessa anche dallo stesso Shaquille O’Neal. ‘Queen Lucy’ ha aiutato la Delta State University a vincere tre campionati consecutivi negli anni ’70. Ha guadagnato la medaglia d’argento con gli Stati Uniti nelle Olimpiadi 1976. Harris Inizialmente era stata scelta dai New Orleans Jazz nel 1977, ma non è mai riuscita a scendere in campo per la propria squadra perché incinta in quel periodo.
Il direttore del progetto ha utilizzato il momento della vittoria del premio per chiedere il rilascio Brittney Gringer. Questa cestista infatti è stata imprigionata in Russia. La ragazza potrebbe passare i prossimi 10 anni della sua vita in carcere: “Riportate Brittney Gringer a casa”. Questo l’appello di Proudfoot.
Questo progetto dimostra come, anche le personalità più importanti del basket, si siano mobilitate per sensibilizzare il pubblico a questo tipo di vicende. Infine, le parole del direttore dell’opera mostrano come, attraverso un cortometraggio, si possa dar luce a storie che vanno oltre lo sport in se.