17 punti con 6 su 9 al tiro contro Porto Rico, e 25 punti con 9 su 9 dal campo senza errori contro il Sud Sudan per Nikola Jovic, ala della Serbia appena 20enne e gioiellino dei Miami Heat, che sta fruttando i Mondiali di Basket FIBA 2023 per mostrare tutto il suo talento.
La Serbia versione mondiale è priva del quasi omonimo Nikola Jokic, il 2 volte MVP e campione NBA 2023 coi Denver Nuggets ha preferito restare a casa sua a Sombor per ricaricarsi. In sua assenza, cui si è aggiunta prima dei mondiali quella di Nemanja Nedovic, la squadra allenata da coach Pesic è stata di Bogdan Bogdanovic, di Stevan Jovic e di Nikola Milutinov, ma anche della giovanissima ala di Miami.
Nikola Jovic sta viaggiando in 3 partite finora a 17.0 punti di media, con percentuali fantastiche: 10 su 12 da 2 punti, 8 su 12 al tiro da 3 punti e soli due errori ai tiri liberi, la classica arma in più di una squadra con tanto talento anche con le assenze eccellenti.
La prima stagione NBA del talento serbo è stata di puro apprendimento, e condizionata da alcuni infortuni. 15 partite con 5.5 punti di media in 13.6 minuti da scelta numero 27 al draft NBA 2022, e un passaggio in G-League, ma anche con i pochi sprazzi a disposizione, è riuscito a fa almeno intravedere le sue qualità. Qualità che oggi sono in bella mostra con la maglia della nazionale, per la “gioia” dell’Italia che sarà nella seconda fase del torneo avversaria della Serbia.
“Jovic? Sta giocando alla grandissima, è una parte importante della nostra squadra e ha un futuro brillante davanti a sé“, così Milutinov su Nikola Jovic dopo la partita perfetta al tiro contro il Sud Sudan. “Gli diciamo sempre di prendersi i suoi tiri quando è libero, e quando ha il difensore addosso di attaccare il canestro. E’ un ragazzo dal grande talento e sa giocare uno contro uno. La cosa che conta di più è che ha il pieno supporto dei suoi compagni di squadra, che credono in lui“, ha detto invece coach Svetislav Pesic.
Le prestazioni di Jovic ai mondiali hanno acceso la fantasia dei tifosi dei Miami Heat, che lo hanno visto poco durante la stagione NBA 2022-23. I suoi progressi potrebbero inoltre servire come chiave per sbloccare la trattativa con i Portland Trail Blazers per Damian Lillard, a oggi su un binario morto con Portland che non ritiene sufficiente l’offerta di Miami e che gradirebbe alzare la posta.
Nikola Jovic, col suo talento e così tanto margine di crescita, potrebbe essere il giocatore giusto da aggiungere al pacchetto da inviare ai Trail Blazers, che avrebbero nel serbo l’equivalente di una scelta futura al draft. Ai Blazers Jovic avrebbe spazio nel ruolo di ala accanto a Jerami Grant e con un back court giovane, con Anfernee Simons, Shaedon Sharpe e la terza scelta assoluta al draft NBA 2023 Scoot Henderson. Con la chiamata numero 23 al draft i Blazers hanno scelto anche Kris Murray, ala da Iowa e fratello di Keegan Murray dei Sacramento Kings, primo quintetto di rookie nel 2022-23.
Resta da verificare se i Miami Heat vogliano includere un prospetto come Nikola Jovic in una trade per Damian Lillard. In un certo senso è quasi un obbligo, viste le poche alternative (Jaime Jaquez Jr, scelta numero 21 al draft), Miami ha però perso via free agency due giocatori come Max Strus e Gabe Vincent, esempi di successo di prodotto “fatto in casa” Heat. Sacrificare anche Jovic potrebbe significare per la squadra di Pat Riley sacrificare troppo futuro per provare a vincere oggi dopo due finali NBA in 4 anni.