Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Sam Presti su Russell Westbrook, “Un paio di mesi non possono oscurare 11 anni”

Sam Presti su Russell Westbrook, “Un paio di mesi non possono oscurare 11 anni”

di Francesco Schinea

Nel corso della stessa intervista in cui ha di fatto confermato la permanenza di coach Billy Donovan sulla panchina dei Thunder; Sam Presti, GM della franchigia dell’Oklahoma, ha concesso alcune dichiarazioni riguardo Russell Westbrook.

Non è perfetto, nessuno di noi lo è, ma non lascerò che 11 anni della sua carriera, in cui ha portato molto a questa franchigia, siano messi in secondo piano a causa di un paio di mesi piuttosto difficili. Avremo ovviamente però delle discussioni, come leader della squadra. Preferiremmo che gestisse alcune cose in modo differente. Ne abbiamo parlato, e lui ha già fatto qualche miglioramento a riguardo, e penso che questo sia un grande segnale di crescita.

Il n°0 è stato frequentemente oggetto di discussione durante la stagione, in particolar modo in seguito all’eliminazione dei Thunder al primo turno dei playoffs, a causa della sconfitta nella serie contro i Portland Trail Blazers di Damian Lillard.

Sam Presti su Alex Abrines, “Spero che possa tornare”

Dopo aver parlato della star dei Thunder, Sam Presti ha anche rilasciato dichiarazioni su quella che invece potrebbe essere la prossima “breakout star” di Oklahoma, ovvero Alex Abrines.

A causa di vari infortuni e problemi personali, il venticinquenne ha disputato solo 31 partite in stagione, costringendo la dirigenza a tagliarlo dal roster.

Il vuoto lasciato dallo spagnolo si è particolarmente sentito col passare delle settimane, e Presti si è ritenuto responsabile di non avere agito nel migliore dei modi per riempire lo slot liberatosi dopo il suo addio. Ha inoltre rivelato di aver pensato a Wesley Matthews come possibile sostituto di Abrines, prima che decidesse di firmare con gli Indiana Pacers.

“Una volta che Wes Matthews è andato ad Indiana”, ha detto Presti, “non c’erano molte altre opzioni disponibili, e questo ci ha messo sotto pressione, e non si vorrebbe mai essere in questa posizione”.

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