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Mi spiace per chi tifa Utah ma soprattutto per i fan di Donovan Mitchell, anche se Donovan e Ben hanno pari chances di portare a casa il discusso premio di Rookie of the year.
Infatti l’NBA non sembra vedere nulla di sbagliato nell’attuale definizione di “Rookie“. Per Adam Silver, se è la prima stagione in cui un giocatore fa una partita, è un rookie, indipendentemente da quando è stato scelto.
“Non abbiamo intenzione di cambiarla”, ha dichiarato Adam Silver a Chris Haynes di ESPN. “Abbiamo questa regola da un po’ di tempo, nel caso volessimo cambiarla, non lo faremmo sicuramente durante la stagione. Aspetteremo che venga annunciato il vincitore del premio per decidere meglio cosa fare, ma finora non ci sono state alcune discussioni.”
Questo significa che Ben Simmons è ufficialmente un rookie. Nonostante le affermazioni, soprattutto dei fan di Donovan Mitchell e di Donovan stesso con la famosa maglia, i quali affermavano che Ben non fosse un rookie visto che era già con i Sixers nella stagione 2016-17, ma costretto a stare fuori tutta la stagione per infortunio.
Cambiare la regola per il premio di Rookie of the year. Come?
In altri campionati, come nella “Major League Baseball“, campionato numero uno al mondo di baseball, c’è un sistema in cui un giocatore può mantenere il suo status di rookie per più stagioni se non registra un certo numero di presenze. Non sembra però che un tale cambiamento possa avvenire in NBA in futuro.
“Sono sempre aperto a suggerimenti, ma non vedo alcuna possibilità che possa accadere questo in Nba.” ha aggiunto Silver.
L’ultimo rookie a vincere il premio dopo aver perso l’intera stagione da matricola, fu Blake Griffin. Scelto nel 2009 ha giocato la sua prima stagione in Nba nel 2010/2011 a causa di un infortunio al ginocchio.