La ricerca di una nuova sede temporanea per i Toronto Raptors, se davvero dovessero essere costretti a lasciare il Canada per disputare la prossima stagione NBA, potrebbe essere terminata.
Tampa Bay in Florida è emersa come sede ideale per i Raptors, che obblighi di calendario e division (Toronto gioca nella Atlantic Division assieme a Celtics, Nets, Knicks e 76ers) devono tenere vicini alla costa est degli Stati Uniti.
Tra le opzioni Newark, Louisville, Nashville, Kansas City e Tampa Bay, la Florida avrebbe dunque guadagnato punti.
NBA, perché i Toronto Raptors dovranno trasferirsi?
Le restrizioni anti covid attuali prevedono per chi si sposta tra Canada e Stati Uniti un periodo di quarantena di 14 giorni. Tempi che impediscono come ovvio a una squadra NBA di muoversi attraverso il confine per giocare.
I Raptors stanno collaborando con la NBA e le autorità per trovare una soluzione che permetta loro di restare a Toronto, soluzione che potrebbe però non esistere.
A luglio, già per la preparazione alla ripresa del campionato a Orlando, i Raptors erano stati i primi a raggiungere la Florida proprio per anticipare i tempi e osservare in loco la quarantena obbligatoria di 14 giorni.
I trasferimenti temporaneo di una squadra NBA dalla città sede a un’altra ha un precedente: tra 2005 e 2007 i New Orleans Hornets dovettero abbandonare New Orleans, travolta nel 2005 dall’uragano Katrina che aveva reso – tra i tanti danni – inagibile la New Orleans Arena. Gli Hornets sarebbero tornati nella Big Easy solo nel 2007\08, dopo due stagioni a Oklahoma City.
Anche all’epoca, Kansas City, Louisville e Nashville erano emerse come possibili sedi alternative per gli Hornets.