Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Shaedon Sharpe e Trendon Watford, due ragioni per sorridere a Portland

Shaedon Sharpe e Trendon Watford, due ragioni per sorridere a Portland

di Filippo Beltrami

Non è stata fin qui una stagione da ricordare questa per i Portland Trail Blazers. La franchigia dell’Oregon infatti, dopo un grande inizio di stagione, si è un po’ persa, ed ora rischia seriamente di non qualificarsi neanche per i play-in. I Blazers sono 13esimi ad ovest grazie ad un record di 32 vittorie e 40 sconfitte, a tre vittorie e mezzo dal decimo posto occupato attualmente dai New Orleans Pelicans. Reduci da sei sconfitte consecutive e da solo tre vittorie (contro Houston, Orlando e Detroit) nelle ultime 14 partite Portland si apprestava ad affrontare gli Utah Jazz, alla Vivint Arena, in quello che era un vero e proprio scontro diretto in ottica postseason. E, oltre al solito Damian Lillard da 30 punti, 7 rimbalzi e 12 assist, i due protagonisti inaspettati della vittoria dei Blazers sono stati Shaedon Sharpe e Trendon Watford.

Entrambi i giocatori sono partiti titolari per sopperire alle pesanti assenze di Anfernee Simons e Jerami Grant. Ed entrambi hanno giocato la loro miglior partita della stagione. Il rookie da Kentucky ha finito la partita con 24 punti (massimo in carriera), 9 rimbalzi (massimo in carriera), 3 assist e 4 palle rubate (massimo in carriera). Il prodotto di LSU invece con 21 punti, 9 rimbalzi, 5 assist, 1 palla rubata e 2 stoppate.

Ciò che mi ha sorpreso di più è Shaedon,” ha detto il coach dei Blazers Chauncey Billups. “La sua partita è stata incredibile.Ora ha più fiducia perché sa quello che deve fare. E queste sono cose che, per un allenatore, non si possono accelerare senza un po’ di vera esperienza. Potrei parlargli finché voglio, ma finché non giocherà bene prima una e poi due, tre, quattro partite e non imparerà dai suoi fallimenti, allora sarà dura per lui. Ma per ora sembra aver imparato da molte di queste cose.” Oltre che Billups, anche il canadese si è detto soddisfatto della sua performance. “Credo di aver giocato abbastanza bene. Ho fatto quello ciò di cui la squadra aveva bisogno. E cioè difendere, giocare duramente, segnare e creare delle occasioni per gli altri. Semplicemente mi sono preso i tiri che mi lasciavano.

L’allenatore dei Portland Trail Blazers ha poi giustamente speso due parole anche per Watford. Il nativo di Birmingham, nonostante essere anche uscito dalla rotazione in alcuni momenti della stagione, ha sempre continuato a lavorare sodo. E questo non è passato inosservato. “È un lavoratore. Si fa il culo tutti i giorni, e sta dimostrando di essere continuo. Trendon è uno di quei ragazzi di cui tutte le squadre hanno bisogno. Togliendo le statistiche, riesce a impattare sempre la squadra con il suo spirito. Quando riesce anche a fare i numeri, quello è tutto extra. Quindi sono davvero felice per lui.”

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