I New Orleans Pelicans non riescono a cogliere l’occasione presentata dai recenti problemi dei Golden State Warriors per raggiungere il decimo posto. Un traguardo che garantirebbe l’accesso al torneo play-in per tentare l’ingresso alla post-season. Dopo una convincente serie di quattro vittorie in cinque gare contro avversari notevoli come Lakers, Nuggets, Mavericks e Celtics, la squadra ha subito un rallentamento. Principalmente dovuto ad un’ampia conta degli infortunati a roster. Le ultime due sconfitte casalinghe contro Magic e Hawks non hanno visto scendere in campo Lonzo Ball, Zion Williamson e Brandon Ingram. La situazione si è ancor più aggravata nell’ultima partita, nella quale si sono aggiunti anche Steven Adams e Josh Hart. La maggiore preoccupazione era rivolta al problema al pollice di Zion Williamson, occorso nella trasferta a Boston. La cui entità è più gestibile del previsto, ed i suoi tempi di recupero appaiono brevi.
Prima di fermarsi, Zion Williamson si è reso protagonista di una storica striscia, tuttora aperta, di 24 gare consecutive con almeno 20 punti ed il 50% dal campo. Il suo continuo sviluppo e la stabilità fisica lo ha reso un punto di riferimento nell’attacco dei New Orleans Pelicans. Una sua prolungata assenza significherebbe non solo una pausa all’interno di quella che sarebbe la stagione più efficiente nella storia della NBA. Ma avrebbe anche serie ripercussioni sulle possibilità della squadra di concludere degnamente un anno discontinuo. I 26.7 punti, 7.1 rimbalzi di media con il 62.4% al tiro non riflettono un altrettante esplosivo andamento dei New Orleans Pelicans. Ad oggi, detengono un record di 21-27, che li tiene ancorati al dodicesimo posto nella Western Conference. Con 1.5 gare a separarli dai Golden State Warriors.
Pelicans, fuori Josh Hart ma entra Isaiah Thomas
Nella sfida tra New Orleans Pelicans ed Orlando Magic, Josh Hart è sceso in campo nonostante il dolore al pollice. Ciò nonostante, ha collezionato una doppia-doppia da 14 punti e 17 rimbalzi. Si tratta della quinta stagionale e della terza gara da 15 o più rimbalzi. In uscita dalla panchina per 43 gare su 47, ha registrato 9.8 punti, 8.0 rimbalzi di media con il 44% dal campo. Delle statistiche che potrebbero non più modificarsi da qui in avanti. Perché Josh Hart, come riportato da Andrew Lopez di ESPN, dovrà restare fermo per un esteso periodo di tempo. In quanto gli accertamenti hanno evidenziato un aggravamento della situazione, tanto da poter richiedere un intervento chirurgico.
Nel frattempo, ieri i New Orleans Pelicans hanno comunicato l’accordo con Isaiah Thomas per un primo contratto di dieci giorni. La sua ultima partita risale al 3 febbraio 2020 in maglia Washington Wizards, in una stagione chiusa con 12.2 punti, 3.7 assist di media ed il 41% da tre punti. Recentemente, Isaiah Thomas ha preso parte alle gare di qualificazione alla AmeriCup con Team USA. Ed ha spesso mostrato il continuo lavoro svolto dietro le quinte in attesa di una nuova chiamata da una squadra NBA. Nelle rotazioni dei New Orleans Pelicans, andrà a colmare il posto vacante lasciato da Josh Hart e ad infoltire il reparto in attesa del ritorno di Lonzo Ball, non a disposizione dal 18 marzo.
Ad ogni modo, il maggior minutaggio adottato nei confronti di Nickeil Alexander-Walker sta mettendo in mostra il suo potenziale talento. A partire dalla prima gara successiva all’infortunio di Lonzo Ball, il prodotto di Virginia Tech ha contribuito con 19 punti di media con il 40% da dietro l’arco in 35 minuti di impiego. Nonostante i risultati al di sotto delle aspettative, in una Western Conference a dir poco competitiva, i New Orleans Pelicans mantengono alta l’attenzione riservata alle loro prestazioni. Il ventaglio di giovani talenti a disposizione è attrattivo ed interessante, ma sarà richiesto un collettivo salto di qualità. Pur appartenendo alle prime dieci squadre della lega per efficienza offensiva, il sacrificio nella propria metà campo non è sufficiente. Qualora i New Orleans Pelicans raggiungessero il primo lieve traguardo della partecipazione al torneo play-in, dimostrerebbero come, pur con tante defezioni, la strada da intraprendere è quella segnata.