La vittoria contro i Chicago Bulls sarà ricordata anche come la partita della candidatura ufficiale al premio di Sixth Man of the Year di Payton Pritchard, dei Boston Celtics.
In una partita spettacolare, contro gli scatenati Zach LaVine e Nikola Vucevic, i Celtics hanno avuto bisogno di ogni canestro e di ogni punto della loro point guard di riserva, che ha segnato 29 punti con 7 su 11 da tre ovviamente uscendo dalla panchina. Boston ha come al solito cannoneggiato da tre punti, con 23 su 54 di squadra e due triple da distanza proibitiva nel quarto periodo di Pritchard e di Kristaps Porzingis a tenere lontani i Bulls nel punteggio. Dall’altra parte Vucevic ha terminato con 32 punti, 11 rimbalzi e 6 su 9 da tre, per LaVine 29 punti.
Pritchard ha trovato più spazio del solito nel secondo tempo a causa di un problema fisico per Derrick White, che ha giocato soli 24 minuti per un infortunio al piede destro. Fino a quel momento White aveva segnato 16 punti, Payton Pritchard ha ripreso il lavoro del compagno di squadra. E messo assieme ben 19 punti nel quarto periodo, in una partita importante anche per la NBA Cup e la qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Gli Atlanta Hawks hanno battuto i Cleveland Cavs e hanno così impedito ai Celtics di vincere il girone C East, Boston aveva dunque bisogno di vincere e mettere più punti possibili e scarto a tabellino contro i Bulls, per aumentare le proprie chance di passare il turno.
Boston ha segnato 42 punti nel quarto periodo, compresa una tripla sulla sirena di fine partita di Sam Hauser a risultato acquisito, per segnare più punti possibili e accrescere la differenza punti nel girone.
La partita contro i Bulls è stata una perfetta rappresentazione sia dell’impatto di Payton Pritchard sulla squadra, sia di quanto un sistema di gioco possa esaltare le qualità di un giocatore proteggendone i limiti, come nel caso dell’ex Oregon fisici e di statura. In stagione, Pritchard è quinto per tiri da tre punti segnati con 70, dietro a Anthony Edwards, LaMelo Ball, Jasyon Tatum e Derrick White, ed è il numero uno per punti totali dalla panchina con 296 davanti a Naz Reid (sesto uomo dell’anno nel 2023-24), Moe Wagner e Buddy Hield, e a altri candidati come Ty Jerome e Tari Eason. Payton Pritchard sta viaggiando con dei numeri alla Stephen Curry – absit iniuria verbis – al tiro da tre punti: PP e Steph sono infatti gli unici due giocatori NBA oggi con il 44% da tre su almeno 8 tentativi a partita.
“Secondo me è roba da sesto uomo dell’anno” ha detto Tatum di Payton Pritchard “In questa lega ci si deve guadagnare il rispetto dei tuoi compagni giorno dopo giorno, e lo si fa col lavoro quotidiano. Noi vediamo quanto lavoro Payton ci mette e noi abbiamo completa fiducia in lui, che farà la scelta giusta in campo“. “La fiducia nei miei mezzo non mi è mai mancata, non è mai cambiato molto per me. Si tratta di mantenere un equilibrio tra il credere fortemente in me stesso ma continuare a lavorare e crescere, un giorno dopo l’altro. Qui tutti vedono quante ore ci ho dedicato, mi sono guadagnato il rispetto“, ha commentato invece Pritchard.
“Dato che non sono un colosso, raramente le squadre aiutano con il lungo contro di me, ed è lì che posso procurarmi un vantaggio e creare lo spazio per tirare o attaccare, Non salterò mai sopra un 7 piedi per cui si tratta di usare l’intelligenza…“.