Mercoledì è stato il secondo giorno consecutivo di Paul Pierce all’Auerbach Center, mentre assisteva al training camp dei Celtics. L’ex giocatore dei Celtics, andato via nel 2013 ai Brooklyn Nets, insieme a Kevin Garnett e Jason Terry, ha affermato che questa è una tradizione Celtic, che fa bene ai giocatori per sentire la fratellanza e il legame tra Celtics, soprattutto ai nuovi innesti.
“Sì, penso che dovrebbe essere così”, ha detto Pierce. “È sempre stato così da quando faccio parte dell’organizzazione, e mi piace che Joe Mazzulla abbia contattato me e alcuni degli altri ragazzi per essere presenti.”
“Ho inviato un’e-mail a tutti gli ex giocatori dei Celtics perché sentivo che era importante condividere questa esperienza insieme”, ha detto martedì Mazzulla. “Hanno iniziato una tradizione, l’hanno portata avanti e ora è nostra responsabilità come organizzazione mantenerla viva”.
Pierce, Kevin Garnett e Rajon Rondo furono tutti attivi per alcuni anni dopo essere passati dai Celtics. Ora che sono tutti in pensione (anche se Rondo non ha annunciato ufficialmente di volersi ritirare), c’è più tempo per loro per stare con l’attuale generazione di stelle dei Celtics.
“Non solo venire alle partite, ma venire agli allenamenti, viaggiare con la squadra”, ha continuato Paul Pierce. “Era così quando giocavo. Tommy Heinsohn era sempre lì, poi alzavi lo sguardo e vedevi anche John Havlicek, Bill Russell, Bob Cousy. Si creava una certa energia ogni volta che li vedeva all’allenamento o alla partita. Quindi penso che spetti a noi cercare di portare avanti questo legame. Fa tutto parte della nostra cultura e della nostra tradizione ed è qualcosa che i Celtics hanno sempre avuto a cuore”.
Pierce spera che la sua presenza, insieme agli altri, possa ispirare la squadra che deve puntare al titolo, che manca proprio da quel magico 2008, quando proprio Pierce divenne campione NBA.
