E’ solo preseason, e in più contro un’avversaria di un livello inferiore e in un momento delicatissimo come gli israeliani del Maccabi Ra’Anana, ma nella seconda uscita stagionale di Ben Simmons coi Brooklyn Nets c’è tanto per essere ottimisti sulla stagione del giocatore australiano.
Già durante il media day dei Nets, e anche prima del raduno, Simmons aveva garantito di essere in condizioni psico-fisiche mai toccate negli anni precedenti. I problemi fisici alla schiena risolti, quelli psicologici dettati dalla fine traumatica della sua esperienza a Philadelphia e dalla consapevolezza acquisita, chissà, dei propri limiti tecnici, in miglioramento anche grazie a un ambiente, quelle di Brooklyn, che dopo la fine dell’era Durant-Irving mette meno pressione e meno obblighi di vincere subito.
Contro il Maccabi Ra’Anana, Ben Simmons è partito in quintetto base da ala forte accanto a Harry Giles III, Spencer Dinwiddie, Mikal Bridges e Cam Thomas, con Cam Johnson e Nic Claxton in panchina e indisponibili. Per l’australiano 22 minuti di gioco con 6 punti, 9 assist, 3 su 5 dal campo e tanta attività soprattutto in difesa, là dove Simmons si è sempre distinto ai Sixers. Contro i Los Angeles Lakers nella prima uscita di preseason, Simmons aveva ben impressionato per rapidità di piedi e atletismo, e aveva chiuso con 10 punti in 14 minuti.
“Anche oggi mi sono sentito bene, miglioro di giorno in giorno. Stiamo provando a costruire il nostro ritmo con questa squadra, a giocare e reagire alle situazioni che la partita propone“.
Simmons, Bridges e Claxton potrebbero costituire un asse difensivo formidabile per i Nets se in salute, tre giocatori da All-NBA in difesa e in grado di coprire il campo con la lunghezza delle braccia e insidiosissimi sulle linee di passaggio. Un’arma non da poco per una squadra e un roster che difettano di realizzatori “alla Durant” e che difficilmente finirà tra i primi 10 migliori attacchi NBA.
“Man mano che accumula minuti e partite, i suoi istinti e la sua natura come giocatore vengono fuori” ha detto coach Jacque Vaughn dopo la partita.
Quale sarà il ruolo di Ben Simmons in questa stagione? Coach Vaughn ha detto durante il training camp che l’obiettivo è fargli avere il pallone in mano di più rispetto allo scorso anno, quando per la prima parte di stagione in squadra c’erano ancora Durant e Irving. Spencer Dinwiddie sarà la point guard titolare, alle sue spalle si giocheranno minuti Cam Thomas e Dennis Smith Jr, due realizzatori più che play-maker. Mikal Bridges ha fatto progressi enormi nell’ultima stagione, ma i 3.3 assist del 2022-23 sono stati il suo career high.
A Simmons, Vaughn non chiederà punti. Le difese continueranno a ignorarlo in attacco lontano da canestro e passare “dietrissimo” sui pick and roll che giocherà da palleggiatore, semmai ne giocherà in pianta stabile. Con una condizione fisica migliore, da bloccante e a rimbalzo d’attacco l’ex 76ers potrà però guadagnarsi punti facili, e i Nets con Bridges, Johnson, Thomas, Dorian Finney-Smith, Royce O’Neale e Lonnie Walker IV hanno una batteria di tiratori che aspetta solo che qualcuno armi loro la mano. Vaughn avrà sempre il problema di schierare con Simmons e Claxton quintetti con due non-tiratori, ma un Ben Simmons più aggressivo e deciso potrebbe risolverlo in parte. Dietro a Claxton poi, non ci sono in Day’Ron Sharpe, Giles III e Trendon Watford dei candidati invicibili per minuti da centro di riserva, minuti che Simmons potrebbe occupare quasi in toto.