NBA, mossa del Commissioner Adam Silver che per la giornata di venerdì ha convocato assieme alla direttrice della NBPA Michele Roberts ed ai giocatori una maxi video conferenza. Da venerdì 8 maggio, alcune squadre saranno autorizzate a riaprire agli atleti le facility di allenamento, ed alcuni team hanno già comunicato che riprenderanno il lavoro singolo con i giocatori.
Altre squadre, che hanno sedi in stati che non hanno ancora allentato le misure restrittive anti contagio da coronavirus, potrebbero essere invece costrette ad attendere almeno un’altra settimana. A fine aprile, ed in vista di una prima parziale riapertura, la NBA aveva distribuito alle squadre un vademecum di comportamento, comprendente le norme da seguire per gli allenamenti individuali degli atleti: lavoro singolo, non più di 4 giocatori presenti contemporaneamente, uso dei dispositivi di protezione individuale prima e dopo l’attività, distanziamento sociale e lavoro alla presenza di un solo membro dello staff di preparatori. Le squadre sono inoltre tenute ad assumere una figura senior con l’incarico di supervisionare il rispetto di tali norme.
Negli Stati Uniti esistono oggi disparità tra i tempi per le riaperture, stato per stato: circa metà dei 50 stati federali ha allentato le misure di contenimento o lo farà a partire da venerdì 8 maggio, mentre altri stati come ad esempio il Massachussets o lo stato di New York attenderanno almeno il 18 maggio.
Anche in Texas, che riaprirà parzialmente venerdì, il governatore Greg Abbott ha deciso di posticipare però la riapertura di impianti sportivi e palestre al 18 maggio. Le tre franchigie NBA texane – Rockets, Spurs e Mavericks – dovranno quindi attendere ancora. Sono tre i team che hanno già annunciato di voler riprendere gli allenamenti individuali da venerdì: Cleveland Cavaliers, Portland Trail Blazers e Denver Nuggets.
Uno degli obiettivi della NBA in vista di una prima fase di riapertura è quello di mantenere un equilibrio competitivo tra le squadre, evitando che alcune possano tornare al lavoro in palestra decisamente prima rispetto ad altre. Per ora, come riportato da ESPN, gli allenamenti individuali saranno per i giocatori su base volontaria, ed agli allenatori non sarà consentito assistere fisicamente alle sedute.