Portland Trail Blazers preview 2021/22
- Record Regular Season 2020/21: 42-30 (seed #6 della Western Conference)
- Rendimento playoffs: Eliminazione al primo turno vs Denver Nuggets (4-2)
- Arrivi: Greg Brown III (PF), Cody Zeller ( C ), Ben McLemore (SF), Tony Snell (SG), Larry Nance Jr. (PF), Keljin Belvins (G), Dennis Smith (PG), Patrick Patterson (PF), Marquese Chriss (C/PF), Quinn Cook (PF)
- Partenze: Derrick Jones (SF), Rondae Hollis-Jefferson (SF), Carmelo Anthony (PF), Enes Kanter (C ), Harry Giles (C ), TJ Leaf (PF)
- Possibile quintetto: Lillard-McCollum-Powell-Covington-Nurkic
- Head coach: Chauncey Billups (nuovo)
- Numero chiave: 40.8, ossia il quantitativo dei tiri da tre punti provati di media a partita. Lo scorso anno i Trail Blazers sono stati la seconda squadra NBA per tiri da tre punti, una scelta offensiva precisa per estendere e allargare il campo e lasciare spazio a Damian Lillard e CJ McCollum. Ha funzionato in parte: nel 2020\/1 Portland è stata tanto efficace in attacco (117.1 di offensive rating), quanto porosa in difesa (115.3 di defensive rating). La cattiva notizia per i Trail Blazers è che la squadra è sostanzialmente la stessa…
Coach Billups dovrà trovare una risposta a una domanda precisa, che farà o disfarà la stagione di Portland: si può costruire una difesa competitiva attorno a Lillard, McCollum e Powell, ovvero tre guardie di 190 cm? Terry Stotts non ci è riuscito, e ha pagato con l’esonero dopo l’ennesima eliminazione al primo turno. E dire che la potenza di fuoco dei Blazers è tanta che basterebbe una difesa appena decente, da prime 15-20 in regular season, per cambiare completamente gli scenari.
La grande novità rispetto allo scorso anno è l’arrivo di Larry Nance Jr, pagato caro (Derrick Jones Jr e soprattutto una prima scelta futura ai Cavs), ma giocatore virtualmente molto utile, un buon passatore, discreto tiratore dalla lunga distanza, e che può giocare 3 ruoli, al posto di o accanto a Covington. Nance Jr dà a Lillard un altro partner di pick and roll dopo Nurkic e Robert Covington, l’ex Cavs è in grado di gestire i possessi 4 vs 3 che i “blitz” su Dame creeranno, e generare buoni tiri. Dietro a Nance Jr c’è però una panchina corta, con Cody Zeller e Tony Snell, Anfernee Simons (in costante miglioramento), Nassir Little, Ben McLemore e il rookie Greg Brown III. I Blazers hanno firmato per la pre-season Marquese Chriss e Dennis Smith Jr, uno dei due (Chriss?) entrerà nel roster principale.
Anticipare cosa Chauncey Billups potrà dare di diverso alla sua prima esperienza da head coach NBA, è difficile. In estate ha insistito soprattutto sulla difesa e sul ruolo, più prominente, che intende dare a Jusuf Nurkic. Da giocatore, Billups è stato un vincente a Detroit e Denver, il leader di una squadra famosa per la sua difesa con i Pistons. Da allenatore, ha passato un anno accanto a Tyronn Lue ai Clippers. All’esordio in pre-season contro gli Warriors, si è vista tanta attenzione alla circolazione di palla, ai ribaltamenti di lato e al movimento senza palla, è possibile che i suoi Blazers possano correre di più (diciannovesimi per pace lo scorso anno). Lillard non ama particolarmente i ritmi alti, ma Dame è più che consapevole che occorrono cambiamenti profondi, nel gioco e in difesa. Già, Dame. Il finale di stagione lo scorso anno lo aveva indispettito oltre modo, tanto da fargli pensare fosse ora di cambiare aria. Intenzioni ritirate (per ora), Lillard si è sposato, ha vinto l’oro alle Olimpiadi a Tokyo con Team USA e ha pubblicato un nuovo disco in estate, e ha deciso di dare un’opportunità vera a coach Billups. La Western Conference è al solito un brutto posto, ma gli infortuni di Jamal Murray e Kawhi Leonard, e un Klay Thompson ancora lontano dal rientro in campo, possono aprire un varco. Portland è in salute, Nurkic gioca per il suo prossimo contratto, la curiosità attorno a un nome grosso come Billups è tanta.
Cosa accadrà però se a dicembre, la squadra gravitasse attorno al 50% di vittorie? Si creerebbero le condizioni per una trade per – ad esempio – Ben Simmons? Lillard riuscirà ancora una volta a farsi piacere ciò che ha attorno, o potrebbe, per una volta, staccare con la testa? L’inizio di calendario dei Blazers sarà difficile, con 11 trasferte su 21 partite fino a dicembre e le sfide contro Clippers (2 volte), Lakers, Warriors, Suns, e un viaggio a Est di 4 partite. Neil Olshey è convinto che la squadra assemblata lo scorso anno, con Covington e Powell, possa fare strada. Per il resto, le certezze dei Blazers sono le solide: Lillard, McCollum, e un attacco prolifico. Di pressione sulle spalle, sin dalla prima palla a due, ne avranno però parecchia.