Arriva la seconda vittoria consecutiva per i Los Angeles Clippers, contro Minnesota per 126-115, trascinati da un Paul George sempre più determinante e serio candidato alla corsa per l’MVP. Gli uomini di coach Lue sembrano aver trovato la quadratura del cerchio, tirando finalmente con ottime percentuali. Fondamentali anche i 29 punti di un ritrovato Jackson (7 su 9 da 3 punti), i 20 punti di Batum e i 17 di Mann dalla panchina. Dunque, il record di 3 vittorie e 4 sconfitte non deve far preoccupare troppo i tifosi Clippers, soprattutto viste le pesanti assenze di Kawhi Leonard, Serge Ibaka e Marcus Morris.
Clipper trascinati da un Paul George formato MVP
Quella contro i Timberwolves è sola l’ultima super prestazione, in ordine di tempo, di un Paul George rinato e decisivo. Le sue statistiche parlano chiaro: 28.9 punti (top scorer della lega), 7.7 rimbalzi, 4.7 assist e 3 palle rubate. Numeri da fantascienza, soprattutto tirando con il 50.7% dal campo (21.4 tentativi) e il 42.2% da oltre l’arco( 9.1 tentativi). Si tratta delle miglior percentuali in carriera per lui, sempre più leader della squadra in assenza di Kawhi Leonard.
“Dobbiamo cominciare a vincere le partite, con continuità. Deve cambiare la mentalità, non possiamo permetterci di aspettare gli altri. Non siamo una squadra giovane, non possiamo perdere tempo”, queste le sue parole a fine gara. Le ultime due partite potrebbero dar vita a una serie di vittorie, soprattutto se le percentuali dei suoi compagni iniziano ad essere di un certo livello. Proprio su questo tema è intervenuto anche coach Tyronn Lue: “I ragazzi devono continuare a prendere i loro tiri. Ne abbiamo parlato tanto durante la settimana, bisogna avere solo più fiducia e le cose andranno per il verso giusto. Oggi lo hanno dimostrato”.
? 29 PTS / 7 3PM / 5 REB / 8 AST
— LA Clippers (@LAClippers) November 4, 2021
A career night for @reggie_jackson. pic.twitter.com/lpRyYPgZs4
E di fiducia, infatti, sembra essercene stata parecchia nella notte, visto il 47 su 78 dal campo (60.3%) e il 21 su 36 da 3 punti (58.3%). Numeri opposti rispetto alle prime uscite stagionali, che però difficilmente saranno continuative per tutto l’anno. L’obiettivo sarebbe quello di trovare una via di mezzo e, preferibilmente, migliorare anche la metà campo difensiva. Unica nota negativa della serata sono le 21 palle perse, da cui sono scaturiti ben 30 punti subiti.
Tanto lavoro da fare per Minnesota
“Siamo stati passivi e poco aggressivi. Eravamo in partita, ma siamo rientrati troppo rilassati nel terzo quarto. Non siamo stati bravi nel contestare i loro tiri, e hanno iniziato a segnare con continuità. Proprio quello che non dovevamo concedergli”, così è intervenuto Chris Finch, allenatore dei Minnesota Timberwolves. Parole che descrivono al meglio la partita di Towns e compagni, sul pezzo fino all’intervallo ma poco attenti nella ripresa. Il parziale di 12-2 per i Clippers è stato decisivo, con qualche timido, e inutile, tentativo di riprendere la partita nel finale da parte dei Wolves.
L’unico a salvarsi in casa Minnesota è Anthony Edwards, autore di 28 punti con il 52.4% dal campo. Male Towns, così come tutta la panchina. Beverley, che ha giocato titolare al posto dell’infortunato Russell, sfiora la tripla doppia ma il suo plus/minus recita comunque un -9. Con questa sconfitta anche loro vanno sul 3-4, e il lavoro da fare è ancora tanto soprattutto nella loro metà campo. Le lacune difensive sono tante, ma lavorando sodo potrebbero migliorare sotto questo punto di vista.