L’arrivo di Mike James ai Brooklyn Nets è stato molto gradito in quel di New York. Nonostante questo, alcuni dei suoi vecchi allenatori in Europa non la pensano proprio così. Sì perché, se dal punto di vista del talento, nessuno può metterlo in dubbio, i problemi arrivano quando si parla del comportamento del nativo di Portland.
A parlarne è stato proprio quel Dimitris Itoudis, allenatore del CSKA Mosca, il quale è il responsabile dell’allontanamento dell’americano dalla squadra russa. “La tradizione non ti vince le partite. Qui abbiamo una grande tradizione, ma è la cultura che ti fa vincere, il sacrificio di tutti i giorni ti fa vincere, l’essere ben preparato ti fa vincere e ultimo ma non meno importante, come allenatore di una squadra, non posso fare sconti sull’etica.
Se facessi fare ai giocatori sempre quello che vogliono, poi non riuscirei più a gestire la squadra e quindi la perderei. E non abbiamo perso la squadra. Hanno dato la loro risposta. E potete vederlo. E io sono fiero di quello che sto vedendo ogni giorno in allenamento, nelle trasferte e nelle partite. Ogni decisione è difficile e io sono sempre dalla parte della squadra e da quella di coloro che sentono ti di far parte della squadra. Noi ci sentiamo di far parte di questa squadra e siamo fieri di quello che stiamo facendo.”
Dopo il litigio con Itoudis, il CSKA ha lasciato andare James in NBA, dopo la risoluzione del contratto con i russi fino al 2023. Per una squadra, i Nets, con James Harden, Bruce Brown, Spencer Dinwiddie e Chris Chiozza fermi per infortunio, firmare Mike James poteva sembrare una cosa molto sensata.
Un altro allenatore la pensa come Itoudis
Dopo un ottimo esordio nella vittoria contro i Celtics da +17 di plus/minus, un altro allenatore europeo ha parlato del suo atteggiamento sbagliato, Ettore Messina. La Gazzetta dello Sport ha pubblicato una mail scritta da Messina a James nel 2019, anno in cui l’ex assistente di Popovich diventò il coach dell’Olimpia Milano. “L’unica cosa che conta è che questi comportamenti non sono ammessi sotto la mia guida, né ora né mai. Questo riguarda chiunque faccia parte della squadra. Dopo la nostra telefonata ho parlato con membri del Panathinaikos, dei Phoenix Suns (entrambe squadre in cui James aveva giocato in passato, ndr), e addirittura con gli allenatori che ti hanno allenato quando eri giovane.
“Queste conversazioni hanno rafforzato ancora di più la mia decisione. Credo che, nonostante il tuo incredibile talento, in un certo tipo di ambiente, ci sia un alto rischio che tu possa violare le regole e diventare un problema per la squadra, più che una risorsa. Non voglio correre il rischio che certi comportamenti possano verificarsi durante la stagione. Se accadessero vuol dire che sarei costretto a prendere delle contromisure estreme, ma sarebbe troppo tardi. E questo sarebbe sbagliato nei confronti della squadra, dei proprietari e dei tifosi dell’Olimpia Milano.”
Steve Nash la pensa diversamente su Mike James
Non è della stessa idea Steve Nash, suo allenatore ai Brooklyn Nets. “È un giocatore atletico e abile. Fino a quando giocherà semplice e farà buone giocate, come ha fatto in queste partite che ha giocato con noi, può giocare un bel ruolo per noi. Ha una velocità incredibile, riesce a giocare anche in area e riesce a creare spazi per i suoi compagni. Ha dimostrato più volte di saper far canestro e questo lo sappiamo dalla sua storia (miglior marcatore dell’Eurolega 2018\19 con 19.8 punti di media a partita con l’Olimpia, ndr). Se dovesse riuscire a diventare quel giocatore capace di alzare il ritmo della partita, di penetrare, creare spazi per i suoi compagni, allora sarebbe un grande innesto per la nostra squadra.”