La trade per Karl-Anthony Towns ha messo in secondo piano l’arrivo estivo di Mikal Bridges ai New York Knicks, la prima di una serie di operazioni importanti di mercato per la squadra, che ha poi rinnovato i contratti di Jalen Brunson e OG Anunoby. Prima di calare l’asso con KAT e i Twolves.
Bridges non ha dovuto fare molta strada, neppure fisicamente, tra i Brooklyn Nets e i New York Knicks ma ha ammesso di non essere riuscito a gestire al meglio le tante sconfitte con i Nets, che hanno disputato nel 2023-24 una stagione perdente preludio della rifondazione che hanno poi intrapreso, partendo proprio dalla sua cessione in estate. “A Brooklyn è stata dura a volte, perdevamo tante partite. E anche personalmente non penso di aver gestito così bene la cosa, credo sempre nella durezza mentale e nel non perdersi mai d’animo ma era una situazione nuova per me. E penso che fosse un sentimento generalizzato in squadra, almeno per il periodo in cui sono stato lì. No, non l’ho gestita come avrei dovuto“.
Acqua passata ora, ai Knicks l’unico obiettivo sarà tornare alle NBA Finals e le motivazioni non mancheranno. “Tutti siamo determinati e tutti siamo motivati, il coach ci tiene tutti sul filo. E’ un bene essere qui“. E sulla trade per Karl-Anthony Towns: “Mi è sempre piaciuto, ci ho giocato contro tante di quelle volte. Saprà allargare il campo per noi, e non dimentichiamoci di quanto è alto, è un grande giocatore“.
I Knicks hanno speso tantissimo in termini di scelte future al draft e impegno salariale per costruire una contender attorno a Jalen Brunson. E dopo i rinnovi per Brunson e Anunoby, e ancora prima quello di Josh Hart, il prossimo nella lista è proprio Mikal Bridges il cui contratto scadrà nel 2026. L’ex Suns è sotto contratto per altri 47 milioni di dollari circa, ed è già eleggibile per un’estensione. Al Media Day dei Knicks Bridges non ha risposto alle domande sul suo potenziale rinnovo, e del resto a New York avranno tempo per negoziare, il contratto di Bridges non prevede opzioni per l’ultimo anno.