Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsChicago Bulls Ecco i Chicago Bulls di DeRozan, Ball e Caruso: “Qui per vincere”

Ecco i Chicago Bulls di DeRozan, Ball e Caruso: “Qui per vincere”

di Giovanni Oriolo
chicago bulls

I Chicago Bulls sono state una delle franchigie più attiva in questa off-season, nella quale sono riusciti a portare due stelle come Lonzo Ball e DeMar DeRozan e un role player di ottimo livello come Alex Caruso. Oggi è stato il giorno delle presentazioni ufficiali dei tre nuovi arrivati che con i già presenti Nikola Vucevic e Zach LaVine formano l’ossatura principale della squadra della prossima stagione.

DeMar DeRozan: “Bulls, tanti giocatori di ottimo livello”

L’ex giocatore di San Antonio è stato il primo a parlare nella conferenza di presentazione elogiando l’organizzazione e i nuovi compagni come motivo di scelta di firmare per i Bulls.

“Cosa mi ha convinto a venire a Chicago? Ovviamente il livello dei giocatori presenti a roster. Questa è una squadra che ha a roster giocatori del calibro di Nikola Vucevic, che conosco bene dai tempi di USC, di Zach LaVine, che è uno dei giocatori più ambiziosi di questa lega, di Alex Caruso che proviene da un programma ambizioso e vincente. In oltre può vantare un’eccezionale organizzazione e una fantastica città. Ma la mossa decisiva è stata la firma di Lonzo Ball, quella è stata la goccia che mi ha convinto definitivamente che questa sarebbe stata la scelta giusta”

“Io sono un fan di Ball dall’inizio della sua carriera. Ricordo di averlo visto giocare al college a UCLA la prima volta. Purtroppo per lui, da quando è salito in NBA, non è stato fortunato e non ha avuto lo spazio e la libertà che gli servono per esprimere il suo gioco. Però credo che qui lo passa fare, credo che possa avere l’opportunità di far vedere tutto il suo talento e io sarò felicissimo di poterlo aiutare”

DeRozan ha parlato anche del suo rapporto con il GM dei Bulls, Marc Eversley, e del suo ruolo nel trasferimento:

Marc ha avuto un ruolo fondamentale nel mio ambientamento a Toronto. Nel mio anno da rookie ricordo che è stato una delle prime persone a vedermi allenare, ancora di essere messo sotto contratto. Il tempo trascorso con lui a Toronto ha dato inizio alla nostra amicizia, che è rimasta forte nel tempo. Anche dopo che ha lasciato il Canada. Quindi quando mi ha chiamato per chiedermi se volevo venire ai Bulls ha reso le cose ancora più facili

Lonzo Ball e il suo trasferimento a Chicago: “Mi hanno cercato fin dal primo giorno, dirigenza crede veramente in me”

Come per DeRozan, anche per il figlio di LaVar sono toccate le domande di rito sul perché e il per come ha scelto di firmare per la squadra della Windy City. Ecco la sua risposta:

Sono stati la squadra che più mi aveva dimostrato di volermi davvero e che davvero mi voleva al centro del loro progetto. Come hanno detto riportato diversi i media, i Bulls mi hanno cercato da subito e ciò anche è stato importante per me. Questo dimostra che per loro era una prima scelta e io voglio giocare per qualcuno che mi vuole davvero e che crede veramente in me.

Non ho intenzione di parlare delle voci che sono girate intorno alla irregolarità della trade. Sono qui solo per parlare di me come Bull e di quanto sono felice di far parte dell’organizzazione. Questa è una squadra entusiasmante vedo il loro progetto per il futuro e penso che possiamo fare grandi cose. Mi hanno convinto le loro idee di gioco e il loro stile, combaciano molto con le mie e sono felice di essere di loro

Prima di chiudere Lonzo ha voluto spendere due parole anche per il nuovo compagno, DeRozan:

Ringrazio DeMar per le belle parole e spero di crescere e imparare molto giocando con lui. Quando è arrivato e ci siamo incontrati per la prima volta da compagni di squadra era contentissimo. D’altronde lui è di Compton (LA). Quindi è una leggenda dalla parti mie, molte persone lo ammirano e sono cresciuto guardandolo giocare. Per me è bellissimo ora poter condividere il campo con lui

Alex Caruso difesa e carattere per la second unit dei Chicago Bulls

Il terzo colpo è forse quello meno blasonato, ma Alex Caruso è un giocatore che a Chicago porta carattere, difesa e capacità di lavorare per gli altri. Queste sono le sue prime parole da giocatore dei Bulls:

Il sacrificio e il lavoro per gli altri fanno parte del mio stile di gioco. Ci sono tanti ragazzi che tirano molto, segnano molto, ma non vincono tanto. Io se volessi potrei tenere una doppia cifra di media a partita. Potrei fare una manciata di tiri a partita in più, avere delle percentuali probabilmente minori, ma la mia squadra non vincerebbe così tante partite a stagione. Ma per me si è sempre trattato solo di vincere. Questa è stata solo la mia mentalità e ha sempre funzionato per me. Mettersi al servizio di chi è più forte e della tua squadra di solito ti permette di raccoglie ricompense per il team e per te stesso

Caruso è un ottimo giocatori in entrambi i lati del campo, ma è soprattutto in fase difensiva dove le sue doti e la sua mentalità si esalta. È stato un ingranaggio fondamentale nella difesa dei Lakers campioni del 2020 e ora arriva a Chicago per guidare una difesa non proprio di primissimo piano.

La tenacia, che da anni mi contraddistingue, per me è solo fare la cosa giusta ogni volta. Semplicemente è fare il mio lavoro su ogni singola giocata nella maniera migliore. In questi ultimi due anni spesso il mio ruolo è stato difendere i giocatori migliori della squadra avversaria e molte volte devi giocare fisicamente, un po’ sporco per cercare di rallentare i tanti talenti presenti in questa lega e ciò fa risaltare ancora di più questa mia caratteristica. Perché io ho una mentalità semplice: sono convinto che se mi applico al massimo riuscirò a portare sempre a termine il lavoro. Ovviamente a volte fallisco, ma il fallimento fa parte del processo di crescita, ma questa mentalità è quella che mi ha aiutato ad arrivare dove sono oggi”

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