Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsDallas Mavericks Mavs, forse si ferma anche Anthony Davis. Ma il problema è l’anno prossimo

Mavs, forse si ferma anche Anthony Davis. Ma il problema è l’anno prossimo

di Michele Gibin

Con l’infortunio occorso a Kyrie Irving, che resterà fuori per il resto della stagione in corso e per buona parte della prossima, anche il progetto tecnico di affiancare a una grande point guard come l’ex Cavs a Anthony Davis è volato fuori dalla finestra per i Dallas Mavs.

Mavericks che un mese dopo aver premuto il bottone (dell’autodistruzione?) cedendo Luka Doncic ai Los Angeles Lakers, si ritrovano con diverse domande e questioni aperte, su roster e prospettive a medio termine. Per prima cosa, quanto starà fuori Irving? Nella NBA moderna per un legamento crociato lo stop è di almeno un anno, e possiamo già essere sicuri che per il 2025 purtroppo non rivedremo più Kyrie in campo. Irving potrebbe realisticamente rientrare da febbraio-marzo 2026 e nel frattempo i Mavs dovranno trovare qualcuno che lo sostituisca. E che al momento non hanno a roster, Dante Exum, Jaden Hardy e Spencer Dinwiddie non sono risposte valide, per così dire.

Anthony Davis è ancora fuori per infortunio, uno stiramento muscolare rimediato alla prima partita in maglia Mavs dopo la trade. E le 4 settimane di recupero indicate sono passate senza che si abbia ancora una data per il suo rientro, tanto che tra le ipotesi finora solo paventare ci sarebbe quella di fermare l’ex Lakers per il resto della stagione, e lasciare sostanzialmente che Dallas esca “organicamente” dalla lotta ai play-in dove alle sue spalle i Phoenix Suns cercheranno di infilarsi. Daniel Gafford e Dereck Lively II sono infortunati e anche per loro non esistono tempi certi, e nella stessa partita in cui si è fatto male Irving, contro i Sacramento Kings, si è dovuto fermare pure Jaden Hardy per un problema alla caviglia abbastanza serio.

Alla fine della stagione per i Mavericks mancano 20 partite, Dallas ha ben poche chance di salire di posizioni in classifica contro Kings, i Clippers in flessione e Minnesota. E dovrà come detto respingere gli assalti dei disperati Phoenix Suns e guardarsi dai Portland Trail Blazers che sono appena dietro. E soprattutto che sono al completo al contrario dei texani, così rimaneggiati.

Le prossime partite contro Bucks, Grizzlies, Suns, Spurs (per due volte) e Rockets saranno per prima cosa ardue, e indicative delle intenzioni dei Mavs per questa stagione. Anthony Davis non giocherà almeno alcune di queste partite, le prime, una serie passata la quale occorrerà guardare la classifica e prendere una decisione. Decisione che peraltro i Mavericks presero già, con lucidità, nel 2023 quando nelle ultime partite tirarono i remi in barca per evitare i play-in e procurarsi la scelta al draft più alta possibile. La scelta cadde poi su Dereck Lively II.

Scenario che si ripresenta molto simile ora. I Mavs hanno bisogno di una point guard che rimpiazzi Irving anche per tutta la prossima stagione se necessario. Kyrie potrebbe rientrare nel pieno della (ipotetica) corsa playoffs nel 2026 e in una situazione simile tre anni fa i Denver Nuggets tennero fuori Jamal Murray per tutta la stagione nel 2021-22, il giocatore canadese si era infortunato al ginocchio come Irving, a marzo 2021.

Sul mercato, PJ Washington e Daniel Gafford saranno eleggibili per un’estensione di contratto e al contempo, assieme a Dwight Powell e forse anche Klay Thompson dei giocatori spendibili sul mercato per altre necessità, in primis una guardia titolare di livello.

You may also like

Lascia un commento