Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Manu Ginobili: “Qualunque sarà il mio futuro, sarò nel posto giusto”

Manu Ginobili: “Qualunque sarà il mio futuro, sarò nel posto giusto”

di Luca Castellano
Manu Ginobili

I Golden State Warriors non sbagliano e volano alle Finals Nba 2017. Finisce questa notte il cammino dei San Antonio Spurs e forse quello di uno dei veterani del roster di Gregg Popovich: Manu Ginobili.

Dopo l’addio di Tim Duncan dello scorso anno, il possibile ritiro di Manu Ginobili in questa stagione può gettare le basi per la rifondazione,  dopo 20 anni sempre al vertice della lega. La squadra di Popovich infatti ha centrato anche in questa stagione una meritatissima qualificazione ai Playoffs, la ventesima consecutiva, con il secondo posto nella Western Conference.

Dopo una serie tirata ma decisa al Fedex Forum contro i Grizzlies per 4-2, i San Antonio Spurs hanno staccato il pass per le semifinali contro i Rockets. Una serie equilibratissima, decisa però da episodi fondamentali: in game-5 all’AT&T Center di San Antonio, la partita viene chiusa da una stoppata meravigliosa proprio di Manu Ginobili nei confronti di James Harden all’overtime, condannando così alla sconfitta gli uomini di Mike D’Antoni. Con questa giocata, gli Spurs dominano psicologicamente anche game-6 e staccano così il pass alle finali di Western Conference.

La stoppata di Manu Ginobili su James Harden

La stoppata di Manu Ginobili su James Harden

Il resto è storia recente: gli infortuni di Kawhi Leonard e David Lee, rispettivamente in game-1 e in game-3 della serie contro i Warriors; oltre a quello di Tony Parker, hanno condizionato il cammino grandioso di Manu Ginobili e soci. Quella di questa notte, dopo la sconfitta per 129-115, infatti, è stata forse l’ultima apparizione del #20 dei San Antonio Spurs, che ai microfoni di ‘Espn.com’, non ha ancora sciolto le sue riserve sul suo ritiro dal basket giocato.

“Io giocherò fin quando sto bene, e non per questo devo decidere come ritirarmi; dipende sempre da come mi sento. Non ci sono segreti: deciderò nelle prossime tre/quattro settimane cosa fare. Qualunque sarà il mio futuro, sarò nel posto giusto. Avrò due meravigliose opzioni: la prima è quella di continuare a giocare in questa lega e continuare a godermi lo sport che amo. L’altra scelta sarà quella di tornare a casa, essere un padre e godermi così la mia famiglia. Non c’è nessun motivo per il quale debba essere triste.”

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