What happens in Vegas, stays in Vegas, si dice in America, ed è di questo avviso anche LeBron James che con i Lakers sta svolgendo il training camp in città e dove i gialloviola e i Phoenix Suns hanno giocato in preseason.
119-115 Suns per la cronaca il risultato della partita alla T-Mobile Arena, ma la nota più importante della serata sono state le parole di LeBron in conferenza stampa. James ha infatti approfittato di una domanda per fare un appello chiaro a Adam Silver, il commissioner NBA: “So che è a Abu Dhabi adesso ma credo proprio che veda o legga o gli passino qualsiasi nostra intervista. E allora, Adam, io voglio un team NBA qui a Las Vegas. Davvero, mi piacerebbe avere una squadra NBA qui, sarebbe fantastico, c’è la migliore fanbase del mondo“.
Più chiaro di così non si può. E non è neppure un’idea nuova per LeBron James, che già in passato aveva dato il suo sostegno all’idea di una franchigia NBA d’espansione a Las Vegas, di cui una volta smesso di giocare avrebbe anche potuto diventare co-proprietario.
Ci sarà tempo per parlare di espansione, ed è chiaro che è una questione di quando e non di se. Las Vegas è una delle candidate, così come Seattle e il Canada, con Montreal che ha già presentato da anni un piano di massima.
Las Vegas sta diventando un nuovo hub per il grande sport USA. La NFL è arrivata nel 2019 con i Raiders, la WNBA nel 2018 con le Aces campionesse nel 2022 e squadra “vetrina” per la pallacanestro femminile con le sue star e una coach celebre come Becky Hammon. Nel 2017 era arrivata la NHL con i Golden Knights, e da quest’anno anche il Team Ignite della G-League gioca le sue partite in casa a pochi chilometri dal centro.
La pre-condizione per un team d’espansione NBA sarà prima di tutto il nuovo contratto collettivo di lavoro, il Collective Bargain Agreement che scadrà nel 2024, e quindi il nuovo contratto pluriennale con i network TV.
Tornando al campo, LeBron James ha segnato 23 punti in appena 17 minuti di gioco contro Phoenix, i Lakers erano senza Anthony Davis che non è sceso in campo per un problema alla schiena.
Anche coach Darvin Ham ha appoggiato l’idea di uno sbarco NBA permanente a Las Vegas. “Ricordo quando anni fa si sapeva a malapena che la lega veniva qui a giocare la Summer League. Ora invece è un evento, sono tutti qui per 15 giorni. Poi ora che ci sono Raiders e Aces qui anche… penso sia solo una questione di tempo prima di vedere il logo NBA su una maglia qui a Las vegas. E’ una grande città, c’è l’energia qui che va di pari passo con l’arrivo del grande sport, e con quello che potrà arrivare in futuro. Penso che un giorno vedremo un team NBA a Las Vegas“.
