Biglietti a centinaia di migliaia di dollari, tutte le emittenti televisive sintonizzate in mondovisione, Los Angeles ancora una volta al centro della mappa della pallacanestro mondiale. Chiunque non viva sotto un sasso sa che stanotte è arrivato il momento di LeBron James, che ha finalmente agguantato e superato il record di Kareem Abdul-Jabbar.
I suoi Lakers avrebbero anche perso in casa contro gli Oklahoma City Thunder, colpo durissimo in chiave play-in, ma oggi passa tutto in secondo piano. Perché lui è il miglior realizzatore della storia della stagione regolare NBA con 38.390 punti.
Pubblico delle grandissime occasioni alla ribattezzata Crypto.com Arena, famiglia James chiaramente inclusa.
“Hai fatto il video? Mandamelo!” esclama LeBron in direzione di Bronny nel post gara, commentando la ripresa del canestro decisivo salvata nella galleria del cellulare del figlio. Così come nella maggior parte di quelle dei tifosi presenti.
“Stanotte, mi sono sentito in cima all’arena, quando quel tiro è entrato, con il boato della folla.” ha ripercorso “Non credo che sarà mai possibile riavere quella sensazione, forse solo con un tiro della vittoria alle Finals.”
“Si è fermato tutto. Mi ha dato la possibilità di fermarmi a godermelo, di guardarmi intorno e vedere la mia famiglia, i tifosi, i miei amici.” ha continuato “È stato fantastico. Probabilmente posso contare sulle dita delle mani quante volte ho pianto in 20 anni, di felicità o per una sconfitta. Perciò quel momento è diventato uno di quelli in cui mi sono commosso.”
“Sono il più grande di sempre?” ha poi risposto “Sono chiacchiere da bar. Certo, se fossi un gm che deve costruire una franchigia da zero, senz’altro mi chiamerei. Ma è perché credo in me, un giocatore in grado di evolvere il proprio gioco nel corso di 20 anni. Ho giocato in tutti e cinque i ruoli e sono riuscito ad eccellere in ognuno di questi. Sono stato primo per assist. Sono stato in grado di fare qualsiasi cosa che questo sport mi richiedesse.”
“Molti volevano che segnassi con un gancio cielo (la giocata simbolo di Kareem, ndr) o con una delle mie schiacciate più iconiche.” ha commentato “Ma anche il fade-away per me è importante.”
Insomma, queste solo sono alcune e forse tra le più significative fra le parole con cui dopo il record LeBron James ha consegnato ulteriormente alla storia la propria carriera. E chissà cosa gli riserveranno questi ultimi anni in NBA, magari, anzi probabilmente, al fianco di Bronny.