Nonostante le avances dei Golden State Warriors, LeBron James è deciso sul restare ai Los Angeles Lakers. Secondo Adrian Wojnarowski e Ramona Shelburne, insiders di ESPN, il Re sarebbe “deciso sul rifirmare coi Lakers in offseason”.
James in estate avrà una player option da 51 milioni, quindi ha in mano le redini della situazione e tutto fa pensare che rimarrà in gialloviola. Woj e Shelburne hanno riportato che “Rich Paul (agente di LeBron, ndr) ha detto a Lacob (proprietario Warriors, ndr) e al GM Mike Dunleavy che a James non interessa una trade e vuole rimanere un Laker.” LBJ ha affermato più volte in questi anni che la sua intenzione era quella di rimanere a Los Angeles, oltre che per motivi sportivi, per motivi famigliari, visto che la famiglia vive nella città degli angeli e sembra trovarsi bene. Le dichiarazioni criptiche degli ultimi tempi adesso sembrano più degli avvertimenti per la dirigenza o dei modi per attirare l’attenzione.
LeBron, in maglia Cavs, è stato rivale della dinastia dei Warriors per ben quattro edizioni delle NBA Finals e tutti i rumors riguardo un suo approdo nella squadra non sono mai stati presi sul serio negli anni. Questa volta invece i contatti tra franchigia e giocatore ci sono stati veramente, ma sarebbe stato davvero possibile per Golden State acquistare il Re?
L’ipotetica trade
Secondo Woj, sarebbe stato Draymond Green a tentare il reclutamento di James, di conseguenza l’Orso Ballerino non sarebbe stato parte della trade. Nemmeno Thompson ne avrebbe preso parte probabilmente, perché, con LBJ e Curry in squadra, Klay troverebbe degli oceani di spazio per tirare, quindi non avrebbe senso venderlo. Poi questi due giocatori, insieme a Steph, hanno fatto la storia della dinastia e della rivalità con LeBron, quindi la cosa più bella sarebbe proprio stata vederli giocare per la prima volta insieme.
Per poter pareggiare i 47.6 milioni di stipendio dell’ex Cavs, nella trade sarebbero stati inclusi quasi obbligatoriamente almeno uno tra Wiggins e Paul. Una trade possibile sarebbe stata Wiggins, CP3 e Kuminga per LBJ e Gabe Vincent, ma non sarebbe convenuta ai Lakers. Ai gialloviola, in caso di addio di LeBron, converrebbe puntare su dei giovani interessanti come Podziemski, Kuminga e aggiungere poi delle scelte al draft. Ma la verità è che ai Lakers in ogni caso conviene tenere LeBron, visto che la squadra è stata costruita intorno a lui e a Davis e visto che queste sono le ultimissime chance per fargli vincere il quinto anello.
Neanche agli Warriors converrebbe questa mossa. In questo momento hanno in rosa alcuni giovani talentuosi che possono essere una buona base per il futuro e avrebbe davvero senso impiegarli per acquistare un giocatore come LeBron? Il Re non è un giocatore che puoi inserire a metà stagione in una sistema già rodato puntando a vincere subito. Il sistema di gioco di coach Kerr è sempre stato molto dinamico e un giocatore come James, che tiene tanto la palla in mano, spezzerebbe questo meccanismo. Quindi andresti a sacrificare il tuo futuro per un giocatore di quasi 40 anni che ti stravolge gli equilibri e ti obbliga a vincere subito.
L’idea degli Warriors sembra più fan service che sport e per LeBron, giustamente, non vale la pena di spendere i suoi ultimi anni di carriera senza inseguire seriamente il titolo.
