Il giocatore dei Utah Jazz, Lauri Markkanen, il Most Improved Player in carica della NBA e All-Star per la prima volta la scorsa stagione, ha ricevuto grandi elogi la scorsa settimana dall’allenatore dei Pacers, Rick Carlisle, come ha scritto Andy Larsen del Salt Lake Tribune.
“È un grande, grande giocatore“, ha detto Carlisle. “È la cosa più vicina a Dirk Nowitzki che abbia mai visto.” E chi può dirlo meglio di Rick Carlisle, che lo ha allenato nei Dallas Mavericks del 2011, vincendo il primo e finora unico titolo della franchigia del Texas. “È un lungo che può davvero sia allargare il gioco sia giocare dentro“, ha continuato Carlisle. “È sottovalutato come atleta. Gli allenatori hanno provato a mettergli addosso difensori anche più grossi e aggressivi di lui, giocatori più piccoli, ma lui tira sopra a quelli più piccoli e segna in testa anche ai più grossi. È un duro. E’ un giocatore molto più tosto di quanto si possa pensare guardandolo. È alto, snello, spigoloso, ma è robusto. Quindi è un grosso, grosso problema.”
Anche se Markkanen sta mettendo in piedi un’altra stagione eccellente, con medie estremamente simili a quelle della scorsa, ha saltato 10 partite a causa di un infortunio e la lotta per un posto All-Star Game sarà feroce. Da parte sua, Markkanen dice che spera di farcela. “Penso che possa farcela, devo solo continuare a macinare. Significherebbe molto ovviamente”, ha detto il finlandese. “Vincere le partite è ciò che ci aiuta, quindi sto solo cercando di fare la mia parte per portarci più in alto possibile, e spero di riuscirci. Sarebbe sicuramente un grande risultato per me.”
Lauri Markkanen sta viaggiando, per esser più precisi, ad una media 24 punti e 9 rimbalzi, con il 49% dal campo e il 39% da tre. I suoi Utah Jazz sono in piena corsa per un posto al play-in, con un record di 22 vinte e 22 perse, e, perchè no, anche per un posto ai playoff, anche se molto più difficile. La squadra di Salt Lake City ha ormai capito però di aver trovato un gran bel giocatore e chissà che un giorno non possa diventare il centro di una squadra con ambizioni molto più grandi.