I Los Angeles Lakers sono attualmente l’ultima squadra della Western Conference e sono tra le ultime tre squadre sia per efficienza offensiva che per quella difensiva. Kobe Bryant, stella del team californiano, non sta avendo un buon impatto in questa stagione, come possono anche dimostrare i suoi numeri. Il Black Mamba, infatti, ha segnato 6 punti in meno rispetto alla passata stagione, raggiungendo una media di 16.2 punti a partita. Durante questo campionato, il 5 volte vincitore del titolo NBA sta provando a portare la squadra sulle sue spalle, anche se non sempre ci riesce: sta tentando 18 conclusioni a partita nella sua attuale (e ultima) stagione, concretizzandone solamente il 30%.
D’Angelo Russell, playmaker del team allenato da Byron Scott e seconda scelta del passato Draft, ha fatto notare, dopo la sconfitta contro i Toronto Raptors, che avere Bryant in campo rende più “vincolato” il movimento palla dei Lakers.
Come riporta Baxter Holmes, il rookie ha detto a fine partita: “Quando giochiamo senza Kobe si muove di più la palla. Non voglio assolutamente disprezzarlo; tutti sappiamo che ha più opportunità di noi perché é Kobe Bryant“.
Secondo NBA.stats, la squadra “fanalino di coda” é seconda per passaggi fatti ed ultima per tiri segnati dopo un passaggio.
Kobe Bryant sta prendendo i tiri che dovrebbero spettare ai giovani Lakers, ma questo non sembra creare problemi all’head coach, il quale nella notte ha addirittura tolto Russell e Julius Randle (due tra i migliori prospetti) dal quintetto iniziale.