Nonostante i dubbi emersi nelle ultime ore da parte di diversi giocatori riguardo la ripresa della stagione NBA, i pareri contrastanti negli ambienti della lega non sembrerebbero aver compromesso la compattezza dello spogliatoio dei Los Angeles Lakers.
“Non c’e nessuna divisione”, ha dichiarato un giocatore giallo-viola a Dave McMenamin di ESPN. “Abbiamo ancora tempo per sistemare le cose come lega e come squadra”.
Tra i giocatori che si sono schierati contro la ripresa del campionato vi sono anche due elementi fondamentali dei Lakers, Avery Bradley e Dwight Howard. L’agente di quest’ultimo, Charles Briscoe, ha tuttavia sottolineato come il suo cliente non abbia ancora preso una decisione definitiva su come comportarsi a partire dal 30 luglio.
“Dwight non sta affermando che non si dovrebbe giocare a basket, ma semplicemente che non bisognerebbe distogliere l’attenzione da quello che sta succedendo nel nostro paese per parlare di pallacanestro. Dopotutto è solo uno sport, mentre il fatto che le persone muoiano per le strade è reale. Le sue dichiarazioni non hanno nulla a che fare con lo sport, ma riguardano il razzismo e le ingiustizie sociali”
Con queste parole Briscoe ha spiegato il senso del comunicato di Howard, che non ha escluso la possibilità di scendere in scampo ad Orlando. Perdere Howard e Bradley sarebbe un duro colpo per il roster giallo-viola. Il centro ex Magic e Rockets è stato protagonista di un’ottima prima parte di stagione, in cui ha realizzato 7.5 punti e 7.4 rimbalzi di media, contro gli 8.6 punti di Bradley, titolare nelle rotazioni di coach Frank Vogel.
Lakers, Danny Green sulla ripresa: “Ci sono ancora dettagli da sistemare”
A prescindere dalle dichiarazioni dei giocatori, sono ore frenetiche negli uffici della NBA per stabilire tutto ciò che riguarda la ripartenza della stagione 2019/20. Con lega e associazione giocatori al lavoro per limare tutti i dettagli, il rappresentante dei Lakers nella NBPA, Danny Green, ha fatto il punto sulla situazione con Mark Medina di USA Today.
“Ci sono ancora molte cose in sospeso e stiamo cercando di risolvere tutto. Abbiamo l’80% di consapevolezza riguardo a come funzionerà la bolla di Orlando, ma ci sono dettagli da sistemare. Le squadre ritengono che la bolla non sia efficace come vorrebbero mentre noi pensiamo che non sia abbastanza permissiva. Dovremo trovare una soluzione”.