LeBron James è stato espulso nel terzo quarto della partita tra Los Angeles Lakers e Detroit Pistons per una gomitata a Isaiah Stewart, che ha scatenato la reazione del lungo di Detroit e una rissa in campo, placata a fatica.
James e Stewart si allacciano a rimbalzo su un tiro libero di Jerami Grant, sul punteggio di 77-66 Pistons a inizio terzo periodo. LeBron, come si vede dalle immagini, sferra una gomitata all’altezza del volto di Stewart, difficile dire se volontaria o meno, e il giocatore di Detroit va a terra.
Quando si rialza, va a chiedere spiegazioni a LeBron James mentre inizia a sanguinare dal sopracciglio destro. La vista del sangue e qualche parola di troppo tra i due fa degenerare la situazione, con Isaiah Stewart che cerca di raggiungere LeBron per farsi “giustizia”.
I due vengono separati una prima volta, la calma sembra ritornare quando Stewart, dopo aver visto il replay dell’azione, si infuria ancor di più e scatta come un giocatore di football americano per raggiungere l’huddle dei Lakers dall’altra parte del campo. Il giocatore dei Pistons viene trattenuto a stento da praticamente tutta la panchina della squadra e da Cade Cunningham che cerca da tranquillizzarlo. Cerca soltanto. Stewart finge di calmarsi e poi parte ancora come un running back a cercare James e viene fermato una terza volta.
Sia LeBron James che Isaiah Stewart vengono espulsi, e Russell Westbrook rimedia un fallo tecnico. LeBron viene espulso per “contatto non necessario ed eccessivo con un avversario“, e Stewart per “ripetuta condotta antisportiva” durante l’episodio.
I Lakers hanno finito per vincere la partita per 121-116, con 30 punti di Anthony Davis e 26 di Russell Westbrook. James ha chiuso con 10 punti e 5 assist in 21 minuti di gioco, Carmelo Anthony con 18 punti e 5 su 8 al tiro da tre punti.
E’ stata una gomitata di James a scatenare la furia di Stewart, dopo la partita coach Frank Vogel ha spiegato che LeBron stava tentando di divincolarsi da Stewart, che per primo lo aveva colpito andando a rimbalzo: “Un contatto accidentale, che è stato però sanzionato con un flagrant II“.
Coach Dwane Casey difende il suo giocatore: “Un momento duro per Isaiah, si è procurato un taglio profondo sopra l’occhio, c’era un motivo se era così infuriato. LeBron James non è un giocatore sporco ma qui ha iniziato lui“. Per James è la seconda espulsione in carriera, in 19 stagioni.
A colpire è stata la reazione furiosa di Isaiah Stewart, placcato a fatica da almeno 10 persone. I compagni di James hanno fatto quadrato in campo attorno al numero 23: “Non so proprio cosa volesse fare“, dice Davis “Ma io so che nessuno della nostra squadra, chiunque sia, sarebbe rimasto lì a scoprirlo. Avremmo protetto LeBron. Non ho mai visto nessuno reagire così in 10 anni. OK, c’è stato un contatto e hai preso un colpo, ma (LeBron, ndr) non ha fatto apposta. E non avremmo mai permesso a Stewart di caricare così. Non glielo avremmo permesso“.
I due minuti di follia di Stewart rischiano di costare caro al giocatore al secondo anno dei Pistons, in termini di squalifica. Addirittura durante la partita e dopo la rissa, il veterano dei Pistons Cory Joseph si è messo “a guardia” dell’uscita dal tunnel degli spogliatoi di Detroit, dalla parte della panchina dei Lakers, per evitare che Stewart potesse riprovarci, come ha spiegato il capo arbitro Scott Foster: “Ha fatto bene“.
Anthony Davis ha fatto i complimenti dopo la partita agli staff delle squadre e agli ufficiali di gara per non aver permesso alla situazione di degenerare del tutto: “Un po’ di flashback qui a Detroit… ma tutti hanno fatto un buon lavoro“.
Per la NBA è il secondo episodio grave dopo il duro fallo di reazione di Nikola Jokic contro Markieff Morris, due settimane fa, e un accenno di rissa costato la doppia espulsione ai due, e un infortunio al collo al giocatore di Miami.