Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers Lakers, Finney-Smith in campo già martedì notte contro i Cavs?

Lakers, Finney-Smith in campo già martedì notte contro i Cavs?

di Michele Gibin

Dorian Finney-Smith è arrivato a Los Angeles e si è presentato ai media da nuovo giocatore dei Lakers, assieme a Shake Milton, dopo la trade di tre giorni fa con i Brooklyn Nets, e i due dovrebbero esordire già martedì notte nella partita in casa contro i Cleveland Cavs.

Per il momento, Finney-Smith partirà dalla panchina e con Rui Hachimura ancora come ala piccola titolare come anticipato da coach JJ Redick. Rotazioni che in futuro potrebbero cambiare, anche se “al momento siamo a posto col nostro quintetto, ma come ho già detto tante volte non mi intestardirò se vedo qualcosa non funziona. Per ora però funziona e quindi si va avanti, e Dorian Finney-Smith è un giocatore che può inserirsi in qualunque formazione, è venuto qui per giocare e vincere e non gli importa partire titolare o no“.

Io non vedo l’ora di tornare a giocare del basket con un senso” ha detto Finney-Smith, uno che ha giocato anche una finale di conference con i Mavs prima di finire a Brooklyn in un contesto perdente e in rifondazione “Era da un po’ e mi mancava. Ero anche abbastanza stanco di essere al centro dei rumors di mercato, dopo un po’ ti stufi e ti distrai. L’anno scorso è successo, pensavo che sarei andato via e invece sono rimasto a Brooklyn. Mi ci sono dedicato finché c’è stato, sapendo che le probabilità di essere ceduto erano sempre alte. Non importava molto dove sarei finito, ero pronto a una nuova situazione ma sono felice di essere qui. Diciamo che quando giochi a Brooklyn hai un assaggio di cosa vuol dire giocare per i fratelli minori in città (riferito ai New York Knicks, ndr), adesso sono con i fratelli maggiori“.

Seppur per pochi mesi a Dallas, Dorian Finney-Smith e coach JJ Redick sono stati compagni di squadra, e lo stesso ai tempi di Philadelphia per Redick e Shake Milton. “E’ una cosa che ti dà fiducia perché ci conosciamo e lui sa già cosa posso fare e cosa no. E io posso fare cose che non finiscono necessariamente a referto ma che aiutano a vincere. E finché si vince io sono contento“.

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