Kyrie Irving non ha mai parlato molto della sconfitta alle NBA Finals contro i Boston Celtics, la sua nemesi NBA, arrivata al termine di una stagione sorprendentemente positiva però per i suoi Dallas Mavs. Irving ha vissuto tratti del “vecchio” Kyrie visto soprattutto ai Cleveland Cavs e fatto dei Mavericks una contender assieme a Luka Doncic e grazie anche a un ottimo mercato a febbraio con gli arrivi di Daniel Gafford e PJ Washington. E dopo aver eliminato senza i favori del pronostico sia OKC Thunder sia Minnesota Timberwolves, Dallas ha sbattuto solo contro dei Celtics troppo più forti, per 4-1.
Irving ha giocato dei playoffs di alto livello, e un atto finale in calo contro la sua ex squadra, che lo ha messo in difficoltà soprattutto in difesa. Solo in gara 3 Kyrie è riuscito a incidere davvero e non poteva bastare. “L’anno scorso è stata decisamente una delusione perché non abbiamo vinto. Ci sono dei motivi del perché siamo arrivati in finale ma io sono abituato a prendermi le mie responsabilità. E lo dico, non ho giocato al mio meglio alle Finals e questa cosa mi è rimasta qui, e intendo in maniera salutare. Ma noi ci ritorneremo perché perdere non è bello, per niente“, così Kyrie Irving durante una diretta Twitch.
Kyrie Irving ha viaggiato a 19.6 punti di media in 5 partite di finale contro Boston, e con il 41.4% dal campo e appena il 27.8% da tre, 5.0 assist e 1.8 palle perse a gara, e con soli 1.8 tiri liberi a partita in 39.0 minuti di media.
I Dallas Mavs 2024-25 saranno una squadra leggermente diversa da quella dello scorso anno. Tim Hardaway Jr e Derrick Jones Jr hanno lasciato sul mercato, e sono arrivati giocatori come Quentin Grimes e Naji Marshall. La novità più importante, e dal cui successo dipenderà molto della prossima stagione, è l’arrivo di Klay Thompson via free agency dai Golden State Warriors.